lunedì 17 dicembre 2018

LIBRI SOTTO L'ALBERO #5


Oggi sotto l'albero ci metto i pezzi grossi, i libri che mi sono piaciuti di più quest'anno, la mia personalissima top five del 2018.  Cosa ne pensate?

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Questo è forse in assoluto il libro più bello che ho letto quest'anno. Dentro ci ho trovato un po' di tutto: una storia d'amicizia, una storia d'amore, un romanzo di formazione, personaggi carichi di vita, sentimenti forti che mi hanno coinvolto, emozionato, disturbato. E' soprattutto un libro scritto molto, molto bene, un sorprendente ritorno alla letteratura importante, e la rinascita di un autore che dopo il successo de La solitudine dei numeri primi si era forse un po' perso, ma che grazie a questo libro può rientrare a pieno titolo nell'elenco ristretto dei più validi scrittori italiani. Lo consiglio a chi cerca il romanzo di sostanza, la storia che ti entra dentro e ti rende partecipe, agli amanti delle storie tormentate e coinvolgenti, ai lettori forti e smaliziati che non si accontentano, a chi è alla disperata ricerca del Buon Romanzo. Qui trovate la mia recensione.

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Una grande storia raccontata in modo toccante. Leggendo questo libro sono venuto a conoscenza dell'impatto del fascismo sulle valli altoatesine e di una vicenda, quella della diga che ha sommerso i paesi di Curon e Resia, che ha sconvolto il destino di centinaia di persone. Ho partecipato alla lotta di queste famiglie per la salvaguardia del proprio territorio e delle loro case, ho sofferto e mi sono emozionato, sono stato in ansia durante la fuga sulle montagne dei protagonisti, mi sono arrabbiato e mi sono affezionato, insomma non sono rimasto di sicuro indifferente. Merito della scrittura di Balzano, che descrive persone e paesaggi usando la penna come se fosse un pennello, attirando il lettore nell'atmosfera sospesa di un racconto fuori dal tempo eppure tanto reale, che diventa paradigmatico della lotta dell'uomo per la libertà e l'autodeterminazione, del coraggio di chi resta contro la vigliaccheria di chi fugge, dell'amore disperato per la propria terra che non si piega di fronte all'arroganza del Potere. Qui trovate la mia recensione.

- 3 -
 
        
La storia di Tara Westover e della sua famiglia di mormoni è un pugno nello stomaco che ci obbliga a riflettere sulle conseguenze del fanatismo religioso e sugli effetti, anche a lungo termine, che esso può avere sulle vite di chi ne resta invischiato. E' un libro autobiografico, e per questo più difficile da accettare. La lotta di Tara per emanciparsi dalle pericolosissime convinzioni religiose del padre è straziante, sia per le prove che, già da bambina, è costretta ad affrontare, sia per il contrasto interiore che la accompagnerà per tutta la vita, quello tra il suo desiderio di essere libera di comportarsi come una qualsiasi ragazza occidentale e l'amore filiale che la tiene inevitabilmente legata alla sua numerosa famiglia. E' un libro che tocca corde profonde, che urta la nostra sensibilità, che commuove e indigna, e soprattutto ci fa conoscere una ragazza con una forza d'animo e una determinazione che non dimenticheremo tanto facilmente una volta chiuso il libro. Qui trovate la mia recensione.

- 4 -
 
   
Romanzo storico ambientato a Barcellona nel IX secolo d.C. che non ha niente da invidiare a bestseller come I pilastri della terra e La cattedrale del mare. Una cornice storica accurata, dei personaggi (storici e non) credibili e una trama avvincente fanno di questo libro una lettura godibile e mai pesante. Il ritmo di Ferrandiz, come quello di tutti gli spagnoli, non è certo velocissimo, cionondimeno sono entrato fin dalle prime pagine nell'atmosfera del tempo e nei vari intrighi politici e amorosi che mi hanno accompagnato fino alla fine. E' uno di quei libri che sei contento di tornare a casa la sera per riprenderli in mano, che non vedi l'ora di scoprire come va a finire ma che quando finiscono un po' ti dispiace, che aspetti un po' di tempo e poi te li vai a rileggere. Se poi siete appassionati di Medioevo come me non ve lo potete proprio perdere. Qui trovate la mia recensione.

- 5 -
 
  
Nei cinque libri più belli ci voglio mettere anche questo epic fantasy che ho letto questa primavera e che mi ha tenuto incollato fino all'ultima pagina. Certo non è un libro per tutti, nel senso che bisogna essere portati per il genere e apprezzare le storie piene di battaglie, morti ammazzati e avventure di tutti i tipi, ma credo che la perizia con cui Gwynne ha tratteggiato i caratteri dei personaggi e l'attenzione che ha posto nelle descrizioni dei paesaggi (il paesaggio nel fantasy, se ben descritto, costituisce un mondo a sè) lo rendano un bel romanzo tout court, adatto anche a chi con il fantasy non ha un rapporto tanto confidenziale. Qui trovate la mia recensione.

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