martedì 30 ottobre 2018

SUL COMODINO: IL MUSEO DELLA LINGUA ITALIANA


E' uscito oggi un libro che ha subito stimolato le mie papille letterarie. Si intitola Il museo della lingua italiana, è stato scritto dallo storico della lingua italiana Giuseppe Antonelli ed è edito da Mondadori. Si tratta di un volume riccamente illustrato concepito come una sorta di museo della lingua, dove al piano terra si trova l'italiano antico, al primo l'italiano moderno e al secondo l'italiano contemporaneo. Ogni "sala" è corredata da tutta una serie di oggetti che corrispondono ad altrettante tappe dello sviluppo della nostra lingua, dal Graffito di Commodilla (800-850 d.C.), primissimo esempio scritto del volgare parlato, passando per il celeberrimo Indovinello veronese, per i grandi maestri del volgare italiano Dante, Petrarca e Boccaccio, via via attraverso i secoli (e i piani del museo) fino ad arrivare alla lingua che parliamo oggi, comprese le distorsioni (foriere di nuovi mutamenti) di computer, messaggini e social network. 340 pagine piene di notizie sfiziose e spunti interessanti di approfondimento (ogni capitolo contiene un box con aneddoti e curiosità riguardanti l'oggetto e l'argomento di cui si parla), corredato da una cronologia riassuntiva, da un ricco apparato di note, dall'indice dei nomi (sempre utile!) e da una corposa bibliografia per chi volesse saperne di più. Un viaggio nella storia della lingua che diventa un viaggio nella storia di un popolo, da percorrere magari a bordo di quel ciclomotore creato dalla Piaggio nel 1978 che porta nel nome il primo vagito della lingua del "bel paese dove il SI' suona".      

domenica 28 ottobre 2018

IN USCITA A NOVEMBRE


Coe, Galbraith, Grisham, Pennacchi, Modiano, Rattaro, Michelle Obama, Martin. Sono solo alcune delle novità in arrivo a novembre. Il Natale si avvicina, e le letture si fanno sempre più sfiziose!

Middle England
Jonathan Coe
Feltrinelli
€ 18,00


Nel nuovo romanzo di Coe tornano alcuni dei protagonisti della Banda dei brocchi e di Circolo chiuso, Benjamin e Lois Trotter e i loro amici, ma l'attenzione è concentrata soprattutto sui membri più giovani della famiglia, come Sophie, la figlia di Lois. Attraverso le vicende dei Trotter l'autore disegna un quadro tragicomico della vita in Gran Bretagna tra il 2010 e il 2018: le rivolte del 2011, i giochi olimpici del 2012, il referendum per la Brexit del 2016, fino ad arrivare ai giorni nostri.

Fuoco e sangue
George R. R. Martin
Mondadori
€ 27,00


E' datato 20 novembre l'atteso ritorno di George Martin al mondo del Trono di Spade. Si tratta sostanzialmente di un prequel delle Cronache del ghiaccio e del fuoco, primo di due volumi, e racconta la storia della casa Targaryen, da Aegon il Conquistatore (il creatore del Trono di Spade) al disastro di Valyria, fino alla guerra civile che quasi mise fine alla loro dinastia. Un appuntamento imperdibile per gli amanti della saga e della serie tv, che potrà soddisfare diverse curiosità: cosa è veramente successo durante la Danza dei Draghi? Come si presentava Westeros quando i draghi dominavano i cieli? Quali sono stati i crimini peggiori di Maegor il Crudele?  
 
Lethal white
Robert Galbraith
Salani

Quarto romanzo della serie Cormoran Strike di Robert Galbraith, pseudonimo di J.K. Rowling. Nella perfetta atmosfera da mistery crime di una Londra brumosa e misteriosa, si dipana l'inchiesta del detective Cormoran Strike, alle prese con un crimine cui il giovane Billy è sicuro di aver assistito da bambino. I tragici fatti continuano a tornare nei suoi sogni tormentati, ma sempre in maniera vaga, privi di dettagli rivelatori. Già alle prese con i suoi problemi personali, Strike dovrà anche far fronte alla scomparsa improvvisa del ragazzo. L'indagine condurrà lui e il suo ex assistente Robin Ellacott attraverso i vicoli di Londra, in una camera segreta del Parlamento e in un minaccioso maniero di campagna.
  
Alendelòn. Canale Mussolini parte terza
Antonio Pennacchi
Mondadori
€ 22,00

Terzo capitolo della saga dei Peruzzi. Siamo agli inizi degli anni Ottanta, in Agro Pontino. Dopo la ricostruzione del dopoguerra e il boom economico, Latina risente della sua prima crisi economica, e nuovi personaggi si fanno spazio tra le strade cittadine. Alendelòn è uno zingaro integrato nella vita cittadina, che percorre l'Agro Pontino in lungo e in largo alternando accessi di violenza a inaspettate manifestazioni di empatia. Il suo è il canto del cigno di una forma di malavita epica e orgogliosa, che sta lasciando il posto a quella dei colletti bianchi e del malaffare. E' in questi scenari inediti che la furia dei Peruzzi avrà modo di manifestarsi.
 
I Medici a Firenze. I signori del Rinascimento
Matteo Strukul
Mondadori
€ 24,90

Dopo la quadrilogia a loro dedicata pubblicata da Newton Compton, la Mondadori raccoglie in questo volume riccamente illustrato quattro frammenti di storia della famiglia Medici rielaborati in forma narrativa dallo scrittore padovano Matteo Strukul, che ci permettono di rivivere in modo coinvolgente uno dei periodi più affascinanti della nostra storia. 
  
La resa dei conti
John Grisham
Mondadori
€ 22,00


Ottobre 1946, Mississippi. Il reduce di guerra pluridecorato Pete Banning, cittadino modello, una mattina entra nello studio del suo amico reverendo Dexter Bell e gli spara, ammazzandolo. Pete non darà mai spiegazioni del suo folle gesto, e verrà giustiziato portando il segreto nella tomba. Perché lo ha fatto? La storia di Pete ci accompagnerà dagli Stati Uniti del sud alle Filippine durante la guerra degli americani contro i giapponesi, a un manicomio pieno di segreti, fino all'aula di tribunale in cui il suo avvocato cercherà di salvarlo senza la sua collaborazione. 
 
Ricordi dormienti
Patrick Modiano
Einaudi
€ 15,00


Il passato di un uomo prende la forma di sei donne incontrate e poi perdute nei primi anni Sessanta. Sei spettri della giovinezza evocati a tormentare una vita adulta. Un'educazione sentimentale in cui sogno e realtà si mescolano di continuo. Dal Premio Nobel per la letteratura 2014.
 
Andiamo a vedere il giorno
Sara Rattaro
Sperling & Kupfer
€ 16,90


Alice, figlia modello e perfetta sorella maggiore di un bambino nato privo di udito, si trova di fronte a una passione che ha messo in crisi le sue certezze. Assieme alla madre compie un viaggio a Parigi per cercare la persona che ha sconvolto la sua vita, ma scoprirà che, alla fine di tutto, la perfezione non esiste e che conta solo l'amore, mentre la sua famiglia le dimostrerà ancora una volta il suo senso più profondo: esserci sempre e comunque.
 
Becoming. La mia storia
Michelle Obama
Garzanti
€ 25,00


L'autobiografia dell'ex first lady, moglie di Barak Obama. Con estrema franchezza e verve, Michelle Obama descrive i trionfi e le delusioni, pubblici e privati, raccontando per intero la sua storia così come l'ha vissuta, attraverso le sue parole e dal suo punto di vista. Lancio in contemporanea mondiale il 13 novembre.
 
Missione Odessa
Clive Cussler e Dirk Cussler
Longanesi
€ 18,60

Torna Dirk Pitt, il personaggio più amato di Cussler, in un'avventura scritta a quattro mani col figlio Dirk. Il direttore della Numa riceve una richiesta di aiuto da parte di un mercantile, ma appena giunge sul posto col suo amico e collega Al Giordino un'esplosione rischia di trascinarli sul fondo del mare. Le indagini su quella che chiameranno "la nave della morte" li porterà ad una serie di scoperte sensazionali: un tentativo disperato, nel 1917, di salvare l'impero dei Romanov; un bombardiere della guerra fredda scomparso col suo carico letale; uno sviluppatore di droni impegnato in una missione sconosciuta. Una delle missioni più pericolose della carriera di Pitt.
 
L'amore nel fuoco della guerra
Stefano Zecchi
Mondadori
€ 20,00


E' la storia di Valerio, che nella Zara italiana della Seconda guerra mondiale si trova a collaborare come spia per il fronte comunista, raccontata da uno scrittore dei giorni nostri che si imbatte nel suo diario. La separazione dalla moglie, il doppiogioco, l'attrazione per una giovanissima croata, l'amore per la musica, fino al prezzo più terribile che il suo tradimento potesse fargli pagare.
 
Crooner
Kazuo Ishiguro
Einaudi
€ 15,00

Romanzo breve (o racconto lungo) del Premio Nobel per la letteratura 2017, illustrato da Bianca Bagnarelli. Jan è arrivato a Venezia dall'ex Unione Sovietica e lavora come musicista nei caffè del centro. Una mattina a un tavolino si siede Tony Gardner, un vecchio crooner che la mamma di Jan considerava meglio di Sinatra e che l'ha aiutata a superare le giornate grigie sotto il peso del regime. Tra Gardner e la moglie qualcosa si è rotto, e quando il cantante chiede a Jan di suonare la chitarra per una serenata che intende farle, il ragazzo crederà che sarà quella serenata a riparare la crepa fra i due. Invece non ha capito nulla...
   
A libro aperto. Una vita e i suoi libri
Massimo Recalcati
Feltrinelli
€ 16,00


Sono esistite, per ciascuno di noi, letture che hanno cambiato radicalmente la nostra vita, che l'hanno resa diversa da prima. Recalcati racconta qui tutta la profondità dell'esperienza del leggere, aprendo anche lo scrigno dei suoi personali incontri di lettura. Leggere non è erudizione, accumulazione, ma un modo per offrire alla vita l'occasione di un incontro con la parte più segreta di se stessa, rendendo possibile il suo rinnovamento, l'acquisizione di una forma nuova.
 
L'emporio dei piccoli miracoli
Keigo Higashino
Sperling & Kupfer
€ 17,50


Dopo aver compiuto una rapina, tre ragazzi si nascondono in un emporio abbandonato. Nel cuore della notte ricevono una lettera. E' una richiesta di aiuto, indirizzata all'anziano proprietario dell'emporio, ormai defunto, che era solito dispensare massime di saggezza ai suoi clienti. I tre decidono di fare le sue veci e depositano una risposta scritta fuori dalla porta. Di lì a poco arriva la replica, e la corrispondenza continua, fitta, coinvolgendo anche altri mittenti, ognuno con un problema, ognuno bisognoso di un conforto e di consigli, tutti accomunati da una bizzarra peculiarità: vivono nel 1980. I tre ragazzi, che sono trent'anni più avanti nel tempo, capiranno allora di poter sfruttare quel vantaggio per cambiare il passato, scegliendo il miglior destino possibile per quei perfetti sconosciuti. 
 
La segretaria
Renée Knight
Piemme
€ 18,50

Dopo La vita perfetta (Piemme 2016), Renée Knight esplora un rapporto tra due donne, una professionista e la sua segretaria, che ha le mille facce della doppiezza, del tradimento e del ricatto, rispondendo con una storia piena di suspense alla pericolosa domanda: quand'è che una persona insostituibile, alla quale affidi buona parte della tua vita, diventa una minaccia? Quanti segreti che tu pensavi di non aver svelato conosce, in realtà, la tua segretaria?
 
La vacanza ideale
Claire Douglas
Nord
€ 18,00


Nel passato di Libby è nascosto un segreto. Anche per questo, oltre che per cercare di far ripartire il rapporto in crisi col marito, accetta di scambiare il suo piccolo appartamento di Bath con una casa in Cornovaglia, affacciata sul mare. Ma il passato la scova anche lì, e si mostra sotto forma di piccoli incidenti che poi, al ritorno, si fanno sempre più gravi e inquietanti. Libby capisce che qualcuno, alla fine, l'ha trovata, e che stavolta scappare non le servirà a nulla. 

lunedì 15 ottobre 2018

RECENSIONE: THE GAME



Titolo: The Game
Autore: Alessandro Baricco
Editore: Einaudi
Anno di pubblicazione: 2018
Prezzo di copertina: € 18,00

"Quando milioni di persone si mettono a camminare in controsenso, qual è il senso giusto della strada?"

Sinossi
Seguito ideale e aggiornamento de I barbari (Fandango 2006, ora disponibile in Feltrinelli), il nuovo saggio di Baricco si propone di dimostrare una tesi semplice quanto suggestiva, riassumibile in queste parole:
Crediamo che la rivoluzione mentale sia un effetto della rivoluzione tecnologica, e invece dovremmo capire che è vero il contrario.
Cioè: non è la Rivoluzione digitale ad aver modificato le nostre abitudini e il nostro modo di relazionarci col mondo, perché questa Rivoluzione digitale è la naturale conseguenza di una Rivoluzione mentale scoppiata in sordina negli anni Settanta del secolo scorso che aveva come scopo fondamentale quello di "rendere impossibile la ripetizione di una tragedia come quella del '900" e che ha provocato una lunga serie di conseguenze, non tutte consapevoli. Baricco ci spiega infatti come le guerre e le tragedie che hanno caratterizzato uno dei secoli più sanguinari della storia dell'umanità siano state sempre causate da conflitti legati alla territorialità e ai confini, alla difesa dei vari nazionalismi e delle ideologie che sorreggevano le diverse identità statali. Inoltre, queste ideologie e le conseguenti ricadute sulla politica erano in mano alle élites, che se ne servivano per indirizzare i destini del mondo. Ebbene, quello che i pionieri della Rivoluzione digitale si proponevano di fare era eliminare questi intermediari, quelli che Baricco chiama "i sacerdoti di tutti i saperi", per dare la possibilità ad ogni uomo di agire direttamente sulla realtà, e nello stesso tempo eliminare tutti i confini, minando così alla base qualsiasi motivo di attrito tra i popoli. E' a partire da questa necessità di rinnovamento che, anno dopo anno (Baricco segue cronologicamente l'evolversi della nuova "mentalità digitale" attraverso le invenzioni dei vari tools che la veicolano e la concretizzano), l'uomo novecentesco pian piano si evolve, superando la staticità e la pesantezza che stavano alla base del suo relazionarsi col mondo, per entrare in quello che l'autore chiama "The Game", un mondo fluido, leggero, superficiale e veloce, dove concetti come verità e profondità vengono sostanzialmente rovesciati per lasciare in superficie, alla portata di tutti, le punte di iceberg profondissimi che non siamo più costretti a scandagliare. Iconica in questo senso è la schermata dell'iPhone (la sua data di presentazione da parte di Steve Jobs, 9 gennaio 2007, è indicata da Baricco come la data di fondazione del Game), con le sue icone semplici e colorate che nascondono, nella pancia dell'apparecchio, i meccanismi complicatissimi della profondità. L'essenza delle cose, quindi, non si trova più in profondità, come accadeva nel Novecento, ma in superficie. Prima il sapere poteve essere rappresentato da una piramide rovesciata. Ora l'Iphone l'ha raddrizzata, facendo in modo che essenza e apparenza coincidano. 
La nuova "umanità aumentata" ha forse perso qualcosa nel passaggio che l'ha portata ad essere protagonista del gioco, ma niente che non possa essere recuperato nella dimensione digitale, a patto che la si guardi e la si agisca senza preconcetti e nostalgie. Quella che Baricco definisce "come una vibrazione", che sembrava rendere "viva" la realtà pre-digitale (e che paragona al fruscio del vecchio vinile che gira sul piatto), ad esempio, viene ampiamente compensata dalla post-esperienza ("la versione intelligente del multitasking; quel modo di usare la superficialità come terreno di senso; quella tecnica di danzare sulle punte degli iceberg"), che ridà al mondo la sua anima attraverso il movimento continuo e la ricomposizione in nuove realtà delle essenze portate in superficie dalla rivoluzione digitale. Lo stesso concetto di infinito viene soppiantato da quello di "tutto", un tutto quantificabile e accessibile (tutta la musica disponibile su Spotify, tutto il sapere su Wikipedia, tutte le notizie e tutte le informazioni che vogliamo sono a portata di click), salvo poi recuperarlo attraverso il collegamento di tutti questi magazzini (Spotify, Wikipedia, ecc.) in cui il tutto è stato stipato. Anche il concetto di verità sembra aver perso l'assolutezza che ha sempre avuto fino al secolo scorso, ma se adottassimo pienamente la mentalità del Game capiremmo che nella nuova realtà (quella nella quale volenti o nolenti ci ritroviamo a vivere) vale di più una verità inesatta ma con un design adatto ad attraversare il Game, che una verità esatta ma lenta nel muoversi e incapace di schiodarsi dal punto in cui è nata.
La rivoluzione digitale, figlia di quella mentale, ha, in sostanza, contrariamente a quanto si possa pensare, riavvicinato l'uomo a se stesso, lo ha reso padrone assoluto del proprio destino (col rischio annesso di non accumulare abbastanza punti nel Game e di venirne così estromesso), libero non più solo di cercare un senso, ma di crearne una infinità di nuovi, vagando come più gli aggrada tra mondo e oltremondo, i due cuori pulsanti della nuova realtà.
L'oltremondo del Web prometteva qualcosa di più consono alle nostre capacità, oso dire di più NATURALE. A ben vedere il sistema dei link replicava il geniale funzionamento di una cosa che conosciamo molto bene: LA MENTE UMANA. 

Pregi
Lettura godibilissima, grazie soprattutto alla brillante verve pedagogica dell'autore che rende accessibili temi e argomenti che potrebbero risultare ostici a molti (a me, per esempio, che sono un imbranato digitale già da tempo estromesso dal Game, temo). Baricco si diverte un sacco a far girare gli ingranaggi perfettamente oliati della sua mente, a sentirseli girare vorticosamente in testa per produrre catene di parole che si allacciano a formare discorsi coerenti, allusivi, suggestivi, creatori di immagini e di significati. Gli piace così tanto che lo fa piacere anche a noi lettori, che godiamo nel seguire i suoi ragionamenti, che cogliamo le parole-chiave per risalire a quegli ingranaggi e ai concetti che li fanno muovere. Che, alla fine, capiamo, venendo catapultati in una dimensione che rovescia molti dei luoghi comuni negativi sulla digitalizzazione della realtà e che ci apre gli occhi su un futuro (che è già cominciato) molto più intrigante di quanto le funeste previsioni dei nostalgici dell'analogico ci continuano a mostrare. Un saggio arguto, lucido e che vuole essere anche profetico, quindi, piacevole da leggere, con la sensazione di avere costantemente al proprio fianco il professor Baricco che ci accompagna, ci sprona e ci alleggerisce il percorso, sempre pronto a soccorrerci nei passi più complicati e ad aiutarci a rompere i nostri schemi mentali novecenteschi, le nostre pseudo convinzioni e i nostri miti. 

Difetti
Avrei dovuto pubblicare questa recensione diversi giorni fa, ma mi è saltata la connessione ad Internet e ho dovuto aspettare che i tecnici del Game me la ripristinassero. Nel frattempo mi sono letto un libro. Di carta.   

Consigliato a
I nativi non digitali
 
Voto
5/5          

 
 

mercoledì 3 ottobre 2018

SUL COMODINO: GEORGE, FERRANDIZ, BARICCO



Sul comodino oggi ci piazzo due libri che vorrei tanto trovare il tempo di leggere e uno che comincerò subito. Quelli in attesa sono due romanzi storici, che mi fanno voglia soprattutto perché sono collegati ad altri due che ho letto tempo fa e che mi erano piaciuti parecchio. Margaret George è infatti l'autrice de Il re e il suo giullare, libro uscito nel lontano 1986 che si presenta come una autobiografia romanzata di Enrico VIII annotata dal buffone di corte Will Somers. Si tratta quindi di un romanzo, ma ben documentato e fedele ai fatti storici, scritto con perizia e passione, che mi ha fatto entrare nell'atmosfera del tempo e approfondire vicende e personaggi di cui allora sapevo poco. In questo Nerone, appena uscito per Longanesi (€ 22,00), l'autrice americana sembra aver tenuto lo stesso approccio: una ricca documentazione sta alla base di un romanzo che cerca di mettere nella giusta prospettiva uno dei personaggi più chiacchierati della storia. Per un amante della storia antica come me è tutto grasso che cola! 
Con l'altro romanzo storico ci spostiamo qualche secolo indietro nel tempo, fino ad un periodo fra i più interessanti e affascinanti: l'Alto Medioevo. Juan Francisco Ferrandiz ambienta infatti il suo La terra maledetta (Longanesi, € 19,90) nel IX secolo d.C., in quel "piccolo e sparuto avamposto ai confini estremi del Sacro Romano Impero" destinato a diventare una grande città che si chiamerà Barcellona. Anche in questo caso l'autore (un avvocato spagnolo di 47 anni) ha compiuto una approfondita ricerca storica per cercare di rendere al meglio la cornice entro cui si svolgono le avventure del vescovo Frodoino, inviato sul posto dal re Carlo il Calvo per pacificare quei luoghi devastati dalle incursioni dei saraceni e dall'avidità dei nobili locali, e la sua storia d'amore con la bella Gota. Ma al di là dell'interesse per il periodo trattato e della trama che sembra molto intrigante, quello che mi ha attirato verso questo libro è stato soprattutto l'accostamento fatto dalla critica ad un romanzo di qualche anno fa che ho amato intensamente: La cattedrale del mare di Ildefonso Falcones, autore che ho anche avuto la fortuna di conoscere e che ha dato la sua benedizione a questo nuovo romanzo ambientato nella sua amata città. 
Infine, last but not least (come dicono quelli bravi), il libro pronto per essere letto (e che sarà oggetto della mia prossima recensione). Si tratta di The Game, di Alessandro Baricco (Einaudi, € 18,00), autore che ho frequentato parecchio anni fa (ho adorato Oceano mare!), ma che ultimamente ho un po' trascurato. Mi ritorna fra le mani adesso, anche lui con un libro che me ne riporta alla mente un altro, uscito nel 2006, che ho anche usato per la mia tesi di laurea. Sto parlando de I barbari, un saggio che si proponeva di analizzare con sguardo il più possibile obiettivo, al di fuori dei luoghi comuni, la situazione sociale e personale dell'uomo contemporaneo, alle prese con una serie di cambiamenti epocali che sembravano in grado di modificarne radicalmente usi, costumi, abitudini, mentalità, princìpi. In questo The Game (uscito appena qualche giorno fa), da quello che ho intuito, lo scrittore torinese torna sull'argomento, cercando in qualche modo di aggiornare quel vecchio saggio, di capire quanto di quello che era stato là pronosticato, annunciato, previsto o paventato si sia poi effettivamente concretizzato. Anche qui, sempre da quel poco che riesco a intuire leggendo i vari risvolti, con lo stesso spirito ottimista che caratterizza quel suo precedente lavoro. Sarò più chiaro nella recensione, ovviamente, quel che conta adesso è che questo libro mi abbia chiamato, e poter magari condividere il mio interesse e le mie prossime considerazioni con qualcuno di voi. Intanto, come sempre, buone letture a tutti!       

lunedì 1 ottobre 2018

RECENSIONE: UNA DI LUNA


Titolo: Una di Luna
Autore: Andrea De Carlo
Editore: La nave di Teseo
Anno di pubblicazione: 2018
Prezzo di copertina: € 18,00


"E' vero che la Luna mi ha salvato la vita, più di una volta"

Sinossi
Margherita è la figlia unica dello chef Achille Malventi, un tempo ricco e famoso proprietario di un ristorante esclusivo in Piazza San Marco, a Venezia. Adesso è lei a dirigere un piccolo ristorante nel sestiere di Castello, mentre il padre, quasi novantenne ma ancora in gamba, ha perso tutto a causa delle sue manie di grandezza. I due non sono mai andati granché d'accordo, a causa soprattutto del carattere scontroso ed egocentrico di Achille, che non è mai sembrato interessato ad instaurare con la figlia un rapporto che andasse oltre una distaccata superficialità. Ma un viaggio insieme a Milano sembra offrire a Margherita la possibilità di riavvicinarsi al genitore, superando quella freddezza che da sempre la rende malinconica ed insicura. Lunatica, potremmo dire, togliendo però a questo aggettivo qualsiasi connotazione negativa, visto che per lei la Luna è sempre stata un'ancora di salvezza, il silenzio contro il rumore, il raccoglimento contro la dispersione.
Però da questo viaggio insieme a Milano qualcosa me l'aspettavo, a essere onesta: un minimo di comunicazione, di scambi. A essere totalmente onesta, mi aspettavo molto di più: tutto quello che non avevo mai avuto da lui, in pratica. L'attenzione, la sincerità, la voglia di capirmi, di farsi capire.
Achille è stato invitato a partecipare come ospite d'onore alla popolarissima trasmissione televisiva Chef Test, e nonostante la sua avversione per quelli che lui definisce "scaldapentole televisivi", ha deciso di accettare, nella speranza che quella comparsata possa in qualche modo riabilitare la sua immagine. Né le aspettative di Margherita, né, tantomeno, quelle di Achille verranno soddisfatte, ma quel viaggio rappresenterà comunque un punto di svolta nella vita della donna, che incontrerà una persona in grado di darle la forza per superare indecisioni, paure e sensi di colpa, aiutandola così a trovare finalmente la giusta direzione da percorrere.      

Pregi
Leggere un romanzo di Andrea De Carlo è un po' come tornare a casa. Uno di quei ritorni dopo un lungo viaggio che mi ha coinvolto ma anche stancato, che mi fa pensare "adesso è ora di tornare". Il viaggio sono gli altri libri letti nel frattempo, romanzi pieni di avventura e di storie inattese, di personaggi sfaccettati per i quali provo amore e odio, simpatia e avversione, empatia e distacco, paura. Libri e personaggi che sono andato a cercare proprio per la loro esoticità, per la loro imprevedibilità, per la loro proposta di una realtà diversa dalla mia con la quale potermi confrontare, per soddisfare un bisogno di conforto o di fuga o di sfogo emotivo o di slancio dell'immaginazione. In fondo leggere romanzi vuol dire questo, no? Lasciarsi trasportare in un mondo altro, accettare, come dice Stephen King, la telepatia che mette in contatto la tua mente con quella dello scrittore, indirizzare per un certo tempo i propri sentimenti, pensieri, apparati ricettivi verso fatti e persone che non esistono, ma non per questo, proprio perché stimolano il nostro essere più profondo e le nostre fantasie e le nostre aspettative, sono meno reali. Ma poi arriva il momento del distacco, di quando il romanzo finisce e tu resti lì con quel senso di vuoto più o meno profondo a seconda che il libro ti sia piaciuto o meno, sempre comunque un po' disorientato, alle prese col piccolo trauma di tornare alle cose tangibili, alla realtà concreta, alle persone in carne e ossa. Ecco, con Andrea De Carlo mi capita il contrario. Appena comincio a leggere mi pervade quel senso caldo e rilassante del ritorno da una vacanza impegnativa, quella sensazione appagante di avere un nido caldo e accogliente che mi aspetta, il riconoscimento di quello stato d'animo fino ad allora nascosto sotto l'eccitazione e l'entusiasmo della novità e dell'azione che mi fa dire: "però, dopo, è bello anche tornare a casa". Perché a casa mi aspettano la tranquillità, la sicurezza di potermi muovere in un ambiente conosciuto, il calore, il riposo. Mi aspetta la normalità. E non conosco autore (in Italia, perlomeno) che sappia descrivere la normalità come lo fa Andrea De Carlo. La sua, mi viene da dire parafrasando un'espressione del mondo della tecnologia, è una normalità aumentata. Con lui sai sempre cosa trovi (è questo, in estrema sintesi, il succo del discorso), ma sai anche che quello che trovi assomiglia solo vagamente a quello che ti saresti aspettato. Come se, rientrando in casa, scoprissi che i colori della tua tovaglia preferita sono più vivi, che la luce è più intensa, che la tua poltrona è più morbida. In tutto il romanzo (in tutti i suoi romanzi), la lente d'ingrandimento dell'autore rende meno sbiaditi i particolari (fino, nei passi più felici, a farli risplendere) di una normalità che diamo per scontata, di situazioni, stati d'animo, caratteri, discussioni, incontri e scontri che fanno parte della nostra vita quotidiana, ma che, presi come siamo dall'intensità divorante dei nostri impegni, non riusciamo a scorgere, e che comunque non riusciremmo a definire. Il capannone di Chef Test che si profila nella nebbia, tanto per fare un esempio, viene descritto così: "Perso com'era in fondo alle linee orizzontali del paesaggio monocromatico filtrato dalla foschia velenosa", aprendoci gli occhi su un grigio e freddo paesaggio di periferia e facendolo diventare interessante, quasi fossimo di fronte ad un dipinto. Il cedere lento di Margherita alle avances di Jules, poi, è l'ennesimo esempio della capacità di De Carlo di "vivisezionare" i sentimenti e le sensazioni, di ridurli ai minimi termini per carpirne il funzionamento misterioso, quei meccanismi arcani con cui abbiamo a che fare tutti i giorni, ma che, appunto, non riusciamo quasi mai a definire. Così come la personalità piena di contraddizioni di Achille, quella rassegnata di Teresa, la vita priva di slanci ed emozioni di Margherita con Luca, l'imprevedibilità e la perspicacia di Jules, la cafonaggine degli Chef-star. Niente, per De Carlo, è mai banale, perché niente, a ben pensarci, è effettivamente mai banale. De Carlo ci mostra la realtà non come la vediamo quotidianamente, coi nostri sguardi resi svogliati dall'abitudine e coi nostri cervelli persi su lunghezze d'onda divergenti, ma come la vedremmo se fossimo sempre presenti, con tutto il nostro corpo pieno di apparati ricettivi e la nostra mente con le sue migliaia di miliardi di sinapsi. Come, appunto, se avessimo costantemente davanti ad occhi, cuore e cervello una lente d'ingrandimento, quella con cui Andrea De Carlo ci rende cara, viva e familiare la normalità. 

Difetti
Nessuno di rilievo

Consigliato a 
I decarliani incalliti
Chi non ha mai letto De Carlo

Voto
5/5