martedì 29 maggio 2018

RECENSIONE: LA SCOMPARSA DI STEPHANIE MAILER

Titolo: La scomparsa di Stephanie Mailer
Autore: Joel Dicker
Editore: La nave di Teseo
Prezzo di copertina: € 22,00
Anno di pubblicazione: 2018 


Sinossi
Il 30 luglio 1994, la sera dell'inaugurazione del tanto atteso festival teatrale, la tranquilla cittadina balneare di Orphea, negli Hamptons, viene sconvolta da un efferato, quadruplice omicidio. Il sindaco Gordon, sua moglie e suo figlio vengono barbaramente uccisi in casa loro, assieme ad una ragazza che stava facendo jogging sulla strada di fronte. L'indagine viene affidata ai due agenti della polizia di stato Derek Scott e Jesse Rosenberg, che nel giro di qualche mese risolvono il caso, subendo però una serie di tragiche conseguenze che condizioneranno le loro vite e le loro carriere. Vent'anni dopo la giornalista newyorchese Stephanie Mailer scompare misteriosamente ad Orphea dopo aver comunicato a Jesse, in procinto di andare in pensione, di essere a conoscenza di informazioni importanti che potrebbero riaprire quel caso. L'agente, che nel frattempo ha guadagnato presso i colleghi il soprannome di "Capitano 100 %" per la sua infallibilità sul campo, è inizialmente restìo a tornare ad occuparsene, ma le strane circostanze di quella scomparsa e la scoperta del coinvolgimento di altri abitanti di Orphea in quel tragico evento lo convincono a richiamare in servizio il suo ex collega Derek e ad andare a fondo della faccenda. Aiutati dalla collega Anna, chiamata negli Hamptons dal sindaco della cittadina con la promessa di diventare un giorno il comandante della polizia locale, i due sono così costretti a riesumare una storia che credevano chiusa per sempre, insieme ai dolorosi ricordi ad essa collegati. A poco a poco l'indagine del 2014 getterà nuova luce su quella del 1994, mentre i nostri protagonisti dovranno districarsi in una fitta rete di piccoli segreti, bugie e tradimenti che legano gli abitanti di Orphea in una trama perversa che sembra inestricabile. Fino a quando l'autore del quadruplice omicidio torna a farsi vivo... Ma come può essere possibile, visto che è morto nel '94 durante quell'inseguimento stradale che ha sconvolto per sempre l'esistenza dei due?

Pregi
Nonostante le settecento pagine è un romanzo che si legge tutto d'un fiato. La trama infatti è piena di colpi di scena che un po' disorientano il lettore e un po' lo indirizzano allo svelamento del mistero, tenendolo in ogni caso sempre col fiato sospeso e con la voglia di girare pagina. Ci sono tantissimi personaggi, molti dei quali vengono più o meno direttamente coinvolti nell'indagine: semplici testimoni che diventano sospettati per poi essere scagionati, presunti colpevoli che in realtà non c'entrano nulla, membri delle forze dell'ordine dalla vita e dal carattere ambigui, cittadini o semplici villeggianti di Orphea le cui storie all'apparenza parallele finiscono tutte con l'intersecarsi tra di loro e con i nuovi fatti criminosi. Dicker costruisce un palcoscenico dalle molteplici scenografie sul quale agiscono i vizi, le gelosie e le invidie della piccola provincia americana e vi inserisce un giallo che con quelle vite si fonde alla perfezione, tanto che da un certo punto in poi tutto sembra essere collegato, e si è portati a sospettare che anche le vicende più banali nascondano un qualche dettaglio importante ai fini dell'indagine. Non si può non essere d'accordo con Michael Bird, il direttore dell'Orphea Chronicle, quando ad un certo punto afferma : "Quindi tutto è connesso, ma niente è collegato. Questa storia mi sembra un rompicapo". Ma è un rompicato molto ben congegnato, ed il lettore alla ricerca di un bel passatempo che gli faccia spremere le meningi troverà in questo romanzo pane per i suoi denti. 

Difetti
Tanto l'autore è concentrato sugli sviluppi della trama, quanto poco lo è sul carattere dei personaggi. Se chi legge questo libro ha già letto i precedenti La verità sul caso Harry Quebert e Il libro dei Baltimore capirà cosa intendo. Se là ci si poteva affezionare a Markus, ad Harry, alla stessa piccola Nola, ai Goldman di Baltimore e a quelli di Montclair, qui è impossibile farlo anche solo coi due protagonisti principali, semplicemente perchè Dicker non si premura di approfondirne il carattere e la personalità. E se lo fa lo fa in modo superficiale, senza passione. Perchè quello su cui ci si deve concentrare qui è la trama, complessa e piena di strade secondarie e vicoli ciechi, al punto che i personaggi sono soltanto degli attori che devono interpretare un ruolo, che è la sola cosa che conta. Certo, il lettore che corre a perdifiato su quelle strade per vedere come va a finire magari non si preoccupa più di tanto dell'immedesimazione o dell'empatia, e sicuramente una trama di questa portata può bastare eccome per un buon romanzo giallo, ma io, memore della profondità anche psicologica e morale dei due precedenti mi sento in qualche modo privato di qualcosa, di quello cioè che fa di un buon libro un grande libro. 

Consigliato a 
Chi ama risolvere gli enigmi

Voto
4/5

    

venerdì 25 maggio 2018

NUOVE USCITE 21-05-18 / 26-05-18




Settimana non eccezionale, ma impreziosita dal saggio di Pietro Citati, dall'intrigante romanzo del regista Paolo Genovese e dai gialli di due autori molto apprezzati da critica e pubblico come Veit Heinichen ed Elizabeth George.

Il silenzio e l'abisso
Pietro Citati
Mondadori
€ 22,00
Dal più importante critico letterario italiano vivente una nuova, appassionata dichiarazione d'amore alla Letteratura. In che modo la parola scritta ha dato voce nei secoli alle istanze più profonde degli esseri umani? Vengono presi in esame i testi dei più importanti autori della storia, tra cui Balzac, Dostoevskij, Charlotte Bronte, Conrad, Cechov, Virginia Woolf, Italo Calvino, Emilio Gadda e tanti altri.

Il primo giorno della mia vita
Paolo Genovese
Einaudi
€ 18,00
Torna in libreria, dopo Tutta colpa di Freud (Mondadori, 2014), il popolare regista romano Paolo Genovese. Quattro personaggi che le traversie della vita hanno portato sull'orlo del suicidio ricevono la visita di uno sconosciuto che gli mostra come sarebbe il mondo senza di loro. Dopo una settimana dovranno decidere se quello diventerà veramente l'ultimo giorno della loro esistenza, o il primo di una vita nuova. 

Figli del segreto. Il volo delle aquile
Cinzia Tani
Mondadori
€ 20,00
Si tratta del primo capitolo di una trilogia nella quale l'eclettica scrittrice romana ripercorre la storia europea del XVI secolo attraverso le vicende della famiglia reale di Spagna, i cui giovani rampolli saranno destinati, attraverso matrimoni di convenienza e in mezzo a tante avventure, a legarsi alle più importanti dinastie del continente.  

Non ho mai avuto la mia età
Antonio Dikele Distefano
Mondadori
€ 16,90
L'autore e musicista di origini angolane già apprezzato per Fuori piove, dentro pure. Passo a prenderti? (Mondadori, 2015), torna in libreria con uno young adult molto più profondo e di spessore rispetto ai precedenti. Vengono infatti affrontati temi importanti come l'immigrazione e l'emarginazione, attraverso la storia di Zero, adolescente che viene dalla strada ma che possiede dentro di sè la forza e le motivazioni per non farsi condizionare da chi nei giovani di strada, per di più immigrati, vede soltanto violenza ed ignoranza.  

Ostracismo
Veit Heinichen
E/O
€ 18,00
In questo nuovo noir dell'autore tedesco, ma triestino d'adozione, il commissario Laurenti se la deve vedere con il Greco, che dopo diciassette anni passati in carcere anche a causa delle sue deposizioni torna in libertà, deciso a vendicarsi di chi, come lui, hanno contribuito alla sua incriminazione. Protagonista assoluta del romanzo rimane sempre la città di Trieste, che Laurenti ci descrive con l'obiettività e il distacco, ma anche la sentita partecipazione, di uno che, come l'autore, la vede con gli occhi di un immigrato.  

Punizione
Elizabeth George
Longanesi
€ 22,00
Tornano il sergente Barbara Havers e l'investogatore Thomas Lynley, protagonisti seriali dei gialli di una delle più apprezzate autrici di genere in circolazione. Questa volta avranno a che fare con un caso di apparente suicidio che nasconde in realtà una fitta rete di segreti che coinvolgono molti cittadini insospettabili, compresi i poliziotti...

Tikkun o la vendetta di Mende Speismann per mano della sorella Fanny
Yaniv Iczkovitz
Neri Pozza
€ 19,00
Il romanzo, accolto in Israele da uno straordinario successso di critica e pubblico, è ambientato alla fine del XIX secolo e narra la storia di Fanny Keismann che parte per un lungo viaggio alla ricerca del cognato fedifrago che ha gettato nella disperazione la sorella Mende. Le sue avventure la porteranno a minare le fondamenta stesse dell'impero russo. 

mercoledì 23 maggio 2018

VENTI ROMANZI (E UN SAGGIO) SUI VIAGGI NEL TEMPO


 
Il tema dei viaggi nel tempo mi ha sempre affascinato, sia per la questione dei paradossi temporali (problemi del tipo: cosa succede se viaggiando nel passato uccido un mio antenato? Nascerò lo stesso? E se non potrò più nascere come farò nel futuro ad ucciderlo?), sia per la curiosità che mi ispira la situazione in cui una persona di una data epoca viene presa di peso e sbalzata in un'epoca completamente diversa, a volte a lei sconosciuta, con altre abitudini, un'altra morale, un altro modello di vita, altri usi e costumi. Riuscirebbe quella persona ad adattarsi ad una mentalità che niente ha a che fare con quella nella quale è vissuta e sulla quale ha impostato la sua esistenza? Letteratura e cinema hanno affrontato spesso questo argomento così intrigante, concentrandosi a volte sugli aspetti scientifici, altre su quelli legati ai paradossi, altre ancora su quelli sociali. Io qui vi propongo venti romanzi nei quali il tema dei viaggi nel tempo costituisce un elemento importante della trama, più un saggio che, partendo dalla ricerca scientifica, ne esplora le implicazioni concettuali e filosofiche.  Parlare di viaggi nel tempo oggi non è più infatti solo una questione puramente accademica o di divertissement buono solo per film e romanzi, visto che la fisica quantistica ha cominciato a prenderli in considerazione anche dal punto di vista scientifico, seppure ancora solo su un piano teorico. Lo stesso Stephen Hawking non ha escluso che il flusso cronologico un giorno si possa invertire.


Canto di Natale, Charles Dickens, 1843


Questo classico della letteratura mondiale occupa una posizione a sé stante in questo elenco, presentandosi sostanzialmente come una fiaba con un preciso intento edificante. Ma, pur essendo privo di qualsivoglia riferimento alla scienza o alla critica sociale (caratteristiche che si ritrovano invece, assieme o singolarmente, negli altri romanzi citati), non si può negare che le visite di Scrooge al Natale passato e a quello futuro rappresentino uno dei primi tentativi fatti in ambito letterario di immaginare un viaggio nel tempo. 



Un americano alla corte di re Artù, Mark Twain, 1889


Un comune cittadino americano, in seguito ad una botta in testa rimediata durante una rissa, viene catapultato nell'anno 528, in Inghilterra. Qui conoscerà re Artù e i cavalieri della tavola rotonda, che si riveleranno molto diversi da come la leggenda ce li ha tramandati. Scampato ad una condanna al rogo, a causa delle sue conoscenze tecnologiche si conquisterà la fama di grande mago, costretto addirittura a battersi con Merlino, geloso dei suoi poteri. Eliminato l'antagonista, il nostro protagonista si darà da fare per ricreare nell'Inghilterra altomedievale quella rivoluzione industriale della quale era un fervente sostenitore nella sua epoca. Col suo stile ironico ed irriverente Twain compone una brillante parodia della leggenda arturiana (nella quale la resa storica passa in secondo piano rispetto all'intento goliardico) e un elogio di quel progresso scientifico che tanto ammirava.



La macchina del tempo, H. G. Wells, 1895


E' il vero antesignano di tutti i romanzi moderni sui viaggi nel tempo. Uno scienziato di fine Ottocento costruisce una macchina del tempo con la quale viaggia nell'anno 802.701, epoca in cui l'umanità si divide tra i pacifici Eloi ed i mostruosi Morlock, che vivono nelle viscere della terra ed escono di notte per cibarsi degli Eloi. L'attenzione dell'autore, più che alle teorie scientifiche, va alla società che il viaggiatore trova in quel lontano futuro, avvicinandosi alla fine al genere distopico. Il libro ha avuto due trasposizioni cinematografiche, L'uomo che visse nel futuro (1960) e The Time Machine (2002).


Le meraviglie del Duemila, Emilio Salgari, 1907


Il primo scrittore italiano a cimentarsi coi viaggi nel tempo fu Emilio Salgari, che in questo romanzo narra le avventure di un milionario e di uno scienziato i quali, sfruttando le particolari proprietà di una pianta, cadono in un sonno indotto dal quale si risveglieranno solo cento anni dopo, nel 2003. Verranno quindi a contatto con le meraviglie tecnologiche dell'epoca (che comprendono alcune anticipazioni come la plastica e la televisione), ma l'aria satura di emanazioni elettriche farà crollare il loro sistema nervoso, tanto che verranno dichiarati pazzi e internati in un manicomio. 


La fine dell'eternità, Isaac Asimov, 1955


Come gran parte delle opere di Asimov, questo è un romanzo di fantascienza vera e propria, incentrato però sui viaggi nel tempo e sui paradossi temporali. In un futuro molto lontano gli uomini hanno infatti imparato a viaggiare nel tempo e usano questa capacità per intrattenere rapporti commerciali con altre epoche. Per evitare qualsiasi turbolenza sociale è stata istituita la casta degli Eterni, con il compito di manipolare il tempo viaggiando nel passato e nel futuro per eliminare le imperfezioni della storia ed assicurare così stabilità e pace. Il protagonista del romanzo è proprio uno di questi Eterni, che ad un certo punto si troverà a dover scegliere tra salvare l'eternità o il proprio amore.  


Dottor Futuro, Philip K. Dick, 1960

Un affermato medico del XXI secolo, Jim Parsons, esperto conoscitore dei più avanzati ritrovati teconologici per salvare vite umane, viene rapito grazie ad una macchina del tempo e trasportato a centinaia di anni nel futuro, precisamente nel 2405. Qui entra in contatto con una società in cui vige il culto della morte, nella quale il numero della popolazione è fisso, per cui non può esserci nuova nascita se non in corrispondenza di una morte. Le cure mediche per salvare la vita sono pertanto fuorilegge, ma le competenze del protagonista e le sue profonde conoscenze della tecnologia medica del XXI secolo saranno comunque sfruttate dai detentori del potere per portare a compimento un grandioso complotto che si snoda attraverso i secoli. Parsons diventerà così l'involontario protagonista di una serie di viaggi nel tempo e nello spazio che lo porteranno prima su Marte e poi nel XVI secolo, e dovrà districarsi tra pericolose macchinazioni e paradossi temporali, in una trama complessa e intricata che solo un maestro del calibro di Dick poteva concepire.


Indietro nel tempo, Jack Finney, 1970 
 

 Un illustratore newyorkese, Simon Morley, accetta di partecipare ad un esperimento ideato dal dottor Danziger, scienziato geniale che, ispirandosi alle teorie di Einstein, ha trovato il modo di viaggiare nel passato. Il nostro protagonista finisce quindi nella New York del 1882, dove cerca di risolvere un mistero legato alla sua famiglia e dove incontra una ragazza di cui si innamora. Per sfuggire alla polizia che per errore gli dà la caccia, i due ritornano nel XX secolo, per scoprire che l'invenzione di Danziger è stata finanziata dal governo degli Stati Uniti che la vuole usare per modificare il passato e fare in modo che la rivoluzione castrista di Cuba non si verifichi. Finge quindi di accettare di compiere quella missione politica, ma, tornato nel 1882, impedisce invece che i genitori di Danziger si conoscano e che quindi venga mai scoperto il modo di viaggiare nel tempo. A questo punto non ha altra scelta che restare con la sua innamorata nel XIX secolo, epoca che comunque nel frattempo aveva imparato ad apprezzare più di quella dalla quale proveniva.


La straniera, Diana Gabaldon, 1991

 
E' il primo romanzo della saga Outlander, da cui è stata tratta una fortunata serie televisiva. Inverness, Scozia, 1945. L'infermiera militare Claire Beauchamp sta trascorrendo una seconda luna di miele col marito, per festeggiare la fine della seconda guerra mondiale che li aveva tenuti divisi a lungo. Mentre stanno visitando un cerchio druidico su una collina nei dintorni della città, Claire viene misteriosamente risucchiata da una delle pietre e catapultata nella Scozia del XVIII secolo, precisamente nel 1743. Dovrà quindi cercare di ambientarsi rapidamente in un'epoca che conosce solo superficialmente grazie a quello che le aveva raccontato il marito, storico di professione, anche perchè appena arrivata viene subito aggredita da un ufficiale inglese (che vanta una straordinaria somiglianza col marito stesso) e poi rapita da una banda di highlanders ribelli. A poco a poco Claire imparerà a conoscere e ad apprezzare il carattere e gli ideali di questi scozzesi, ed in particolare si avvicinerà ad uno di essi, James Frazier, di cui ad un certo punto si scoprirà innamorata. Nel frattempo il marito la sta cercando disperatamente nella sua epoca, ma invano. La donna alla fine si integrerà alla perfezione nel nuovo ambiente, dove le sue conoscenze mediche le permetteranno di diventare una ricercata guaritrice, ma le procureranno altresì un'accusa di stregoneria. La saga di Outlander è composta, ad oggi, da nove libri nella versione originale e quindici nella traduzione italiana (sono tutti stati divisi in due tranne il primo, mentre il nono originale non è ancora uscito in Italia). Nel prosieguo Claire verrà messa a parte della rivoluzione giacobita di cui gli highlanders si rivelano sostenitori, mentre Jamie dovrà vedersela con l'accanimento persecutorio del capitano Randall, lo stesso che aveva accolto la donna al suo arrivo nel XVIII secolo. Riuscirà mai Claire a tornare nella sua epoca? E, in fondo, lo desidera veramente? 

 
L'anno del contagio, Connie Willis, 1992


Connie Willis è una delle più importanti autrici di fantascienza contemporanee, l'unica negli Stati Uniti ad aver vinto per sette volte il premio Nebula. Purtroppo in Italia è ancora poco conosciuta, soprattutto perchè solo pochi dei suoi romanzi sono stati tradotti nel nostro paese. Uno di questi è, appunto, L'anno del contagio, in cui la trama si svolge su due piani paralleli. La storia è infatti ambientata nel 2054, quando viene inventata la macchina del tempo e usata per fini strettamente accademici. Una studentessa appassionata di medioevo, Kivrin Engle, decide di usarla per visitare l'Inghilterra del 1320, ma per un errore di calcolo viene spedita nel 1348, nel pieno dell'epidemia di peste che sta sconvolgendo l'Europa. Contemporaneamente anche nella sua epoca scoppia un'epidemia che costringe a mettere in quarantena l'università di Oxford, costringendo una Kivrin debilitata e febbricitante a rimanere bloccata nel medioevo. Qui, una volta guarita, entrerà poco a poco a far parte della comunità del piccolo villaggio in cui si trova a vivere, assistendo impotente alla decimazione della popolazione causata dalla morte nera. Intanto a Oxford si lavora per farla tornare indietro...  


Nicolas Eymerich, inquisitore, Valerio Evangelisti, 1994


E' il primo di una serie di dodici romanzi che hanno come protagonista l'inquisitore domenicano Nicolas Eymerich, che opera nel Regno di Aragona a metà del XIV secolo. La sua storia si intreccia con quella, ambientata ai nostri giorni, del fisico Marcus Frullifer, studioso di fenomeni paranormali, e quella che si svolge due secoli nel futuro a bordo dell'astronave Malpertius, in viaggio verso un pianeta sconosciuto. Ciò che le accomuna è il culto della dea pagana Diana, che sembra essersi manifestata in quel lontano pianeta e che viene combattuta da Eymerich nel medioevo. Frullifer è invece colui che con i suoi studi ha permesso alla Malpertius di compiere viaggi interstellari. Il collegamento tra le tre vicende diverrà chiaro quando il viaggio nello spazio si trasformerà in un viaggio nel tempo che consentirà ad Eymerich di sconfiggere la setta pagana.  


L'uomo che restò solo sulla Terra, George Gaylord Simpson, 1996


Lo scienziato Magruder scompare dal 2162 mentre sta conducendo alcuni esperimenti sulla teoria dei quanti. Amici e parenti, dopo vane ricerche, dichiarano la sua morte presunta, senza sospettare quello che in realtà è accaduto veramente. In seguito ad un fenomeno di decronizzazione Magruder è stato infatti sbalzato indietro nel tempo di ottanta milioni di anni, venendosi così a trovare in piena era giurassica. Qui dovrà mettere in campo tutte le sue conoscenze scientifiche e le sue risorse umane per sopravvivere in un mondo dominato dai dinosauri, nel quale egli rappresenta l'unico esemplare di essere umano. In questo appassionante racconto lungo, che viene prima di Jurassic Park e di tutti i suoi epigoni (è stato pubblicato solo molti anni dopo la morte dell'autore, considerato il più grande paleontologo del XX secolo nel campo dei vertebrati, avvenuta nel 1984), e la cui pubblicazione è stata caldeggiata da Arthur C. Clarke (l'autore di 2001 Odissea nello spazio), si ritrovano tanti dei temi che caratterizzano i romanzi sui viaggi nel tempo, ma in particolare assume un ruolo rilevante l'aspetto introspettivo. Il protagonista infatti, novello Robinson Crusoe, tiene un diario in cui annota, oltre alle osservazioni scientifiche sul mondo che lo circonda e agli accadimenti quotidiani, anche la sua esperienze interiore, la sua nostalgia della vita perduta, la profonda solitudine, la stanchezza, ma anche la forza che lo spinge a non mollare.


Lo specchio di Dio, Andreas Eschbach, 1998


Tutto parte dal ritrovamento, in una necropoli poco lontana da Gerusalemme, del corpo di un uomo morto duemila anni prima che porta con sè il manuale di una videocamera digitale che non è ancora entrata in commercio. L'archeologo autore della scoperta intraprende quindi una ricerca avventurosa che lo porterà a scoprire che quello è il cadavere di un turista del futuro, sbalzato indietro nel tempo fino all'epoca di Gesù. E che con quella videocamera aveva probabilmente ripreso la sua risurrezione. Si tratta fondamentalmente di un romanzo di avventura in cui giocano un ruolo di primo piano sia i paradossi temporali, sia le implicazioni storico-religiose del ritrovamento archeologico. La Chiesa infatti farà di tutto per impedire al protagonista di ritrovare il filmato e di diffonderne il contenuto...   


Timeline. Ai confini del tempo, Michael Crichton, 1999


Come in tanti romanzi di Crichton, anche qui la perizia tecnico-scientifica dell'autore statunitense ricopre un ruolo importante, accompagnata però da una ricostruzione storica molto accurata e per certi versi sorprendente. La trama del romanzo, infatti, si snoda tra due epoche, gli ultimi anni del XX secolo e il 1357, dove un gruppo di archeologi decide di recarsi, sfruttando la macchina creata da una società di meccanica quantistica, per ritrovare il loro capo di spedizione professor Johnston, che aveva in precedenza usato la stessa macchina per tornare nel passato alla ricerca di notizie riguardanti lo scavo che stavano effettuando a Castelgard, in Dordogna, ma che dopo tre giorni non ha ancora fatto ritorno. Da una parte abbiamo quindi la parte "scientifica", con il direttore della succitata società nelle vesti del cattivo che bada solo alla sua reputazione e ai suoi interessi personali senza preoccuparsi dei pericoli cui vanno incontro i viaggiatori nel tempo, dall'altra un avvincente romanzo storico che vede i nostri protagonisti, in questo caso esperti conoscitori, anche se solo sulla carta, dell'epoca medievale, alle prese con l'assedio della rocca di Castelgard da parte degli inglesi capitanati dal losco sir Oliver. Da questo libro è stato tratto il film omonimo del 2003.   


Avanti nel tempo, Robert J. Sawyer, 1999

Tra i romanzi che trattano il tema dei viaggi nel tempo non poteva mancare lo spunto succoso dell'esperimento svolto al Cern di Ginevra che ha portato nel 2012 alla scoperta del famigerato bosone di Higgs. E' proprio da lì che parte questo romanzo di Sawyer (autore di fantascienza con frequenti connotazioni filosofiche ed un'attenzione alla caratterizzazione dei personaggi superiore alla media del genere), da cui è stata tratta la serie televisiva FlashForward. Nell'istante esatto in cui l'acceleratore viene attivato, infatti, tutti gli abitanti del pianeta vengono contemporaneamente proiettati ventun'anni avanti nel tempo, dove sono costretti ad assistere passivamente per alcuni minuti alle loro vite future, mentre i loro corpi reali giacciono in stato d'incoscienza. Alcuni assisteranno così ad eventi tragici, altri vedranno realizzati i loro sogni, altri ancora non vedranno nulla... Questo futuro appena intravisto potrà in qualche modo essere cambiato? Possediamo davvero il libero arbitrio oppure la nostra vita è già stata programmata fin dalla nascita?  

 

Lungo i vicoli del tempo, Lanfranco Fabriani, 2002

Curioso caso di "giallo fantascientifico" all'italiana, ha vinto il premio Urania nel 2001 (il seguito, Nelle nebbie del tempo, ha vinto lo stesso premio nel 2005). Si tratta di un romanzo molto divertente e avventuroso incentrato sul personaggio di Mariani, vicedirettore dell' UCCI di Roma, L'Ufficio Centrale Cronotemporale Italiano che ha il compito di vigilare sul regolare svolgersi della storia italiana. La tecnologia ha infatti reso possibili i viaggi nel tempo, ed è compito degli agenti temporali impedire che qualche sconsiderato decida di alterare gli eventi passati. Mariani si ritrova così a dover far fronte ad un complotto che ha le sue radici nella Firenze del Trecento, mentre negli uffici dell'UCCI ci si scontra per rivalità interne e di potere. La trama è piuttosto complessa (compare anche un agente francese che vuole rapire un giovane Boccaccio e portarlo in Francia per dare lustro alla letteratura del suo Paese), i continui viaggi nel tempo disorientano un po' il lettore, ma la fantasia debordante dell'autore riesce comunque a creare una non comune macchina di svago.
    
 
La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo, Audrey Niffenegger, 2003


 In questo romanzo d'esordio da cui è stato tratto anche un film (Un amore all'improvviso, 2009) il tema portante è la storia d'amore tra Henry e sua moglie Clare. Henry soffre di una rarissima malattia genetica che gli causa frequenti ed imprevedibili salti temporali, nel passato come nel futuro, che vengono generati dallo stress e le cui destinazioni dipendono dal suo subconscio. E' per questo che si ritroverà a visitare più volte la moglie durante l'arco dell'intera esistenza, anche prima che entrasse nella sua vita, raccontandole del loro futuro assieme. In questo modo quando Clare lo incontrerà, a vent'anni, saprà già tutto di lui, mentre Henry, che non può conoscere il futuro, non la conoscerà ancora. E quando Henry sarà già morto, Clare avrà la possibilità di dargli lo stesso un ultimo saluto. 


 Hyperversum, Cecilia Randall, 2006


La saga di Hyperversum (cinque romanzi) viene di solito catalogata nella letteratura per ragazzi, ma per l'accuratezza storica e la caratterizzazione dei personaggi può benissimo essere apprezzata anche da un pubblico adulto. Si parte dai giorni nostri, quando Daniel e Ian, giovani ragazzi appassionati di videogiochi, provando il nuovo Hyperversum, che permette di vivere virtualmente in 3D qualsiasi epoca storica, vengono inspiegabilmente catapultati in carne ed ossa nella Fiandra del 1214, nell'imminenza della battaglia di Bouvines. Impossibilitati per il momento a fare ritorno nella loro epoca, dovranno per forza di cose ambientarsi in fretta in quell'ambiente sconosciuto e violento, diventando loro malgrado due pedine importanti sullo scacchiere della guerra imminente tra francesi e inglesi. In particolare Ian, in seguito ad una serie di vicende avventurose, diventerà Jean Marc, cadetto del potente conte di Ponthieu e marito della bella Isabeau, mentre Daniel diventerà un ottimo arciere. Nel frattempo incontrano altri ragazzi appartenenti alla loro epoca, tutti collegati ad Hyperversum nel momento del salto temporale...    


Red, Kerstin Gier, 2009

Altro romanzo young adult e altra saga, che si completa con Blue e Green, entrambi del 2010. Gwendolyn vive a Londra in un grande e antico palazzo, assieme alla sua numerosa famiglia che da secoli si tramanda un segreto stupefacente: un gene che permette di viaggiare nel tempo. La portatrice di questo dono dovrebbe essere l'antipatica cugina Charlotte, educata fin dalla nascita per essere la prescelta, che si sta preparando a compiere i suoi sedici anni e quindi il suo primo salto temporale. In realtà il gene si manifesta proprio in Gwen, che suo malgrado dovrà essere così presentata alla loggia dei Guardiani, una setta segreta che si occupa di proteggere i dodici viaggiatori. Questi hanno il compito di completare il cronografo scoperto dal conte di Saint Germain, quinto viaggiatore e fondatore della setta, e Gwen, come dodicesima e ultima, dovrebbe completare la missione. Ma le cose si complicano, e la nostra protagonista sarà costretta a compiere molti viaggi in epoche diverse per risolvere l'intricata matassa, fino a conoscere il conte in persona. Durante le sue avventure potrà contare sull'aiuto di Gildeon, altro giovane viaggiatore del tempo di cui si innamorerà perdutamente.

 

22.11.63, Stephen King, 2011

Jake Epping, professore di inglese con un passato tormentato, viene messo a parte dal suo amico Al, ormai in fin di vita per un cancro ai polmoni, di un segreto incredibile: nel retro della sua tavola calda si nasconde un varco temporale che porta al 1958. I due decidono di intraprendere una folle missione: tornare nel passato per sventare l'attentato a John Fitzgerald Kennedy e impedire così gli esiti funesti di quell'evento, come la guerra del Vietnam e la morte di Martin Luther King con le conseguenti rivolte razziali. Ma cambiare il passato non è impresa facile, e Jake si troverà invischiato in una serie di avventure e di paradossi temporali che metteranno in serio pericolo la sua vita e quella dei suoi amici, ma che gli faranno altresì conoscere il grande amore. 



Viaggi nel tempo, AA.VV., a cura di F. Farina, 2016

Voglio concludere questa lunga carrellata di romanzi sui viaggi nel tempo con una gustosa antologia pubblicata un paio d'anni fa che raccoglie undici racconti di autori che hanno fatto la storia della narrativa di genere e non solo. Sono infatti presenti, tra gli altri, H. G. Wells, Ray Bradbury, Edgar Allan Poe, Philip K. Dick e Page Mitchell, che esplorano l'argomento a partire dai primi viaggi provocati da sogni e allucinazioni, fino ad arrivare alle moderne macchine del tempo. Non mancano i classici paradossi temporali, gli agenti temporali e le avventure tra i dinosauri, in un libro che può rappresentare un'ottima introduzione per il lettore che si voglia avvicinare per la prima volta a questo tema tanto ricco di sfaccettature.



I viaggi nel tempo. Una guida filosofica, Giuliano Torrengo, 2011

Partendo dalle diverse teorizzazioni sulla struttura del tempo dei filosofi più importanti che si sono occupati dell'argomento (Eraclito, Parmenide, Kant, Godel...), passando per le trovate più o meno fantasiose di scrittori e registi e arrivando ad Einstein e alle più avanzate teorie della fisica quantistica, il filosofo Torrengo cerca di dare una risposta alle domandi più intriganti che sorgono spontanee quando ci si approccia ai viaggi nel tempo: in quale dei tanti futuri non ancora determinati finirebbe un eventuale viaggiatore? Sarebbe davvero possibile alterare il passato? E che conseguenze ci sarebbero nel presente? Come funzionano e come si risolvono i paradossi temporali, ammesso che si possa farlo? Si tratta di un saggio veramente intrigante, che affronta il problema soprattutto da un punto di vista concettuale e filosofico, adatto a chi abbia la curiosità di scoprire quanto di tutto ciò che si dice e si pensa sui viaggi nel tempo abbia un qualche fondamento di plausibilità, e quanto invece resti relegato nel mondo della fantasia e dell'intrattenimento.  













domenica 20 maggio 2018

NUOVE USCITE 14-05-18 / 19-05-18

Questa settimana in libreria la fanno da padrone i saggi: la raccolta dei testi autobiografici di Massimo Fini, il nuovo tributo al latino di Nicola Gardini e una nuova e documentata ricostruzione del processo a Socrate. Per quanto riguarda la narrativa da segnalare in particolare il nuovo di Matteo Bussola e l'esordio di una scrittrice scozzese che in Inghilterra sta già spopolando. 

Confesso che ho vissuto. Esistenza inquieta di un perdente di successo
Massimo Fini
Marsilio
€ 22,00
La raccolta dei tre libri autobiografici del giornalista e scrittore milanese, preceduti da una introduzione inedita. Di[zion]ario erotico. Manuale contro la donna a favore della femmina (2000), Ragazzo. Storia di una vecchiaia (2007) e Una vita. Un libro per tutti. O per nessuno (2015). Ne parlo qui.

Eleanor Oliphant sta benissimo
Gail Honeyman
Garzanti
€ 17,90
Eleanor è una ragazza solitaria che si è rifugiata nelle sue piccole abitudini quotidiane per sfuggire ad un passato che l'ha riempita di disillusioni e che preferisce dimenticare. Fino all'incontro con Raymond, la cui amicizia la aiuterà ad affrontare i propri demoni... E' stato l'esordio più venduto nella storia della letteratura inglese, acclamato da critica e pubblico, diventerà presto un film.   

Le 10 parole latine che raccontano il nostro mondo
Nicola Gardini
Garzanti
€ 16,00
Dopo il successo di Viva il latino. Storie e bellezza di una lingua inutile (Garzanti, 2016), Nicola Gardini torna a professare il suo amore per questa lingua antica scegliendo dieci parole derivate dal latino che rappresentano la nostra civiltà, dimostrando così che le nostre radici affondano in un passato che sarebbe sbagliato voler dimenticare. 

Processo a Socrate
Mauro Bonazzi
Laterza
€ 18,00
Una ricostruzione ben documentata del processo che nel 399 a.C. portò alla condanna a morte di Socrate. Fu davvero colpevole di aver introdotto nuovi demoni nella religione di Atene e di aver corrotto i giovani? O la sua "colpa" non risiede piuttosto nella sua filosofia, rea di aver messo in discussione i principi su cui si basava la società di allora?  

La vita fino a te
Matteo Bussola
Einaudi
€ 17,00
Dopo averci commosso e divertito raccontandoci le tragicomiche avventure legate alla sua esperienza di padre in Notti in bianco, baci a colazione (Einaudi, 2016), il fumettista veronese ci parla questa volta dell'amore di coppia. E lo fa con il suo solito stile scanzonato ma non superficiale, attraverso una serie di scenette che riescono a strappare un sorriso anche quando trattano i temi più delicati. 

Il segreto perfetto
Sam Hepburn
Piemme
€ 18,50
Thriller psicologico incentrato sulla storia dell'amicizia pericolosa tra Gracie, moglie e madre con una vita perfetta, e Juliet, mamma single con un passato poco limpido. Le tragiche conseguenze di questo rapporto e l'oscuro segreto su cui si fonda sgretoleranno a poco a poco tutte le certezze di Gracie.  

Gli uomini sono bastardi. Dieci storie nere e perfettamente italiane
Carmelo Abbate
Piemme
€ 17,50
Dieci storie vere in cui gli uomini diventano carnefici delle proprie donne in nome di un'idea distorta dell'amore.

venerdì 18 maggio 2018

MASSIMO FINI, CONFESSO CHE HO VISSUTO


E' uscito in questi giorni per i tipi di Marsilio un volume che raccoglie i tre testi autobiografici di Massimo Fini, giornalista e scrittore milanese che qualche anno fa è stato costretto ad abbandonare la scrittura da un disturbo alla vista che lo ha reso progressivamente semicieco. Il libro si intitola Confesso che ho vissuto. Esistenza inquieta di un perdente di successo, e comprende: Di[zion]ario erotico. manuale contro la donna a favore della femmina (pubblicato per la prima volta nel 2000); Ragazzo. Storia di una vecchiaia (pubblicato in origine nel 2007); e Una vita. Un libro per tutti. O per nessuno (uscito nel 2015). Mi sembra una buona occasione per spendere due parole su questo "perdente di successo" (la definizione è di Giovanni Minoli, e Fini la fa orgogliosamente sua) che non trova riscontri nel (modesto) panorama culturale italiano. Giornalista per vocazione (è stato tra l'altro inviato di guerra, uno di quelli che la guerra la viveva sul campo, non dalle hall degli alberghi), filosofo per passione, polemico per indole, convinto antimoderno e per questo molto più moderno di molti progressisti à la page che sono di casa su giornali e televisione, osservatore acuto e smaliziato dei vizi del nostro tempo, Fini è sempre sfuggito a qualsiasi tentativo di etichettatura. Bollato a seconda delle convenienze come fascista, veterocomunista, anarchico, passatista, utopista, ha sempre portato avanti la sua battaglia ideologica in modo coerente senza mai farsi condizionare dalle mode, finendo suo malgrado per essere isolato da tutti quegli "intellettuali" che lo considerano nel migliore dei casi un ingenuo sognatore. E sognatore Fini lo è di sicuro, ma un sognatore di quelli lucidi, consapevoli, che usano il sogno come un trampolino di lancio che gli permette di allontanarsi per un momento dalla realtà per tornare ad immergervisi subito dopo con sguardo acuto e distaccato, ma non per questo meno appassionato. Come dice lui stesso nella bellissima introduzione a questo volume:
Sono sempre stato terribilmente ingenuo. Infantile. E lo sono rimasto. In me c'è un eterno bambino che non vuole arrendersi alla realtà. Non che io non la veda, la vedo anche troppo lucidamente, ma mi rifiuto di arrendermi. Inseguo sogni. Come uno dei miei eroi prediletti, Catilina, di cui ho fatto una biografia.
Fini è un borderline per natura, uno che ha sempre preferito immergere mani e piedi nel sottobosco sociale, frequentando, come dice lui stesso, 
[...] i mondi anarchici, ubriaconi, la mala milanese, le bische, i giocatori d'azzardo, gli omosessuali prima che fossero sdoganati. Nel mio narcisismo mi piaceva recitare la parte dell'angelo che vola sfiorando le fiamme senza bruciarsi le ali. Invece, com'era inevitabile, me le sono bruciate, eccome.
E ancora, in questo passo che evidenzia bene il suo anticonformismo:
Ho sempre pensato che la verità, quel poco di verità relativa che è dato di conoscere a un uomo, si trovasse molto di più nei bassifondi, nella ribellione, nel dolore, nella sofferenza. Non ho però l'animo della crocerossina, detesto l'equivoca bontà di personaggi come Madre Teresa di Calcutta, che è poi la bontà sanguinaria di Santa Caterina da Siena, questo pascersi del dolore altrui. Fra il Bene e il Male ho sempre preferito il Male, a Dio la titanica ribellione di Lucifero ("Meglio esser primi in Inferno che in Ciel servire"). E comunque c'è sempre da diffidare dell'ipocrisia del Bene, soprattutto quando si pretende Assoluto, come ci dice anche la storia degli ultimi trent'anni. Non sono "un uomo di buona volontà".
Massimo Fini ha esordito come scrittore nel 1985, con La Ragione aveva torto?, libro che lui ha sempre considerato "la madre di tutte le battaglie", e che a causa delle sue tesi anticonvenzionali è stato rifiutato dagli editori più importanti e pubblicato solo dopo cinque anni di tentativi dalla piccola Camunia. Resta ancora oggi, a mio parere, la sua opera più importante, quella in cui si palesa il nucleo incandescente del suo pensiero, la sua critica della modernità in quanto figlia dell'Illuminismo, il dubbio che quello in cui stiamo vivendo non sia esattamente "il migliore dei mondi possibili", la lancinante e vertiginosa idea che le magnifiche sorti e progressive di leopardiana memoria stiano conducendo la società occidentale verso un vicolo cieco, come un treno lanciato a tutta velocità, senza un conducente e senza freni, destinato inevitabilmente, prima o poi, ad andare a sbattere (metafora a lui tanto cara). Dopo sono arrivati altri sedici libri, compresa un'opera teatrale (Cyrano, se vi pare..., scritta in collaborazione col regista Eduardo Fiorillo, che Fini ha portato sulle scene nelle vesti di attore, "improvvidamente", dice lui), un romanzo distopico, Il Dio Thoth (nato dal suo amore per i grandi modelli di Orwell e, soprattutto, Aldous Huxley) e quattro gustosissime biografie di altrettanti personaggi che rientrano appieno in quella figura di maudit che il nostro ha sempre dichiarato di preferire: Nerone (sdoganato in tempi non sospetti, quando ancora lo si ricordava solo come colui che aveva dato alle fiamme Roma e perseguitato i cristiani), Catilina (rivoluzionario ante litteram che da solo osò sfidare la corruzione del senato romano), Nietzsche (che rappresenta un punto di riferimento basilare per il pensiero di Fini, che in questo libro ne fa un ritratto crudo, sincero e appassionato, in cui traspare la sua ammirazione per il filosofo, ma anche la sua affettuosa vicinanza ad un uomo che, come lui, è sempre stato un disadattato) e il Mullah Omar (sostenitore di un "medioevo sostenibile" contro l'arroganza dell' ipertecnologico e impersonale invasore occidentale). Ma è nei saggi, ovviamente, che possiamo trovare il cuore pulsante della sua filosofia. Oltre all'imprescindibile La Ragione aveva torto? ricordiamo Elogio della guerra (1989), Il denaro. "Sterco del demonio" (1998), Il vizio oscuro dell'Occidente. Manifesto dell'antimodernità (2003), Sudditi. Manifesto contro la democrazia (2004) e Il Ribelle dalla A alla Z (2006), che rappresenta la summa del suo pensiero. E poi ci sono le opere autobiografiche, quelle raccolte in questo volume, che completano il ritratto di un personaggio vero, mai banale, mai ipocrita, sincero in modo disarmante, che ha sempre tenuto fede alle proprie idee e alle proprie convinzioni, anche se questo gli è costato l'emarginazione dall'establishment culturale. Un'emarginazione che Fini ha però sempre esibito come un vanto, senza mai scadere nell'autocommiserazione o, peggio, nell'invidia. Perché è facile seguire la strada maestra, mentre è molto più difficile aprirsi un varco nella foresta. E anche perchè lui è fondamentalmente un solitario, come ci spiega in quest'altro passo dell' introduzione:
Su di me circolano delle leggende metropolitane: che sia misogino, che sia omosessuale, che sia un tombeur de femmes. Nessuna corrisponde alla realtà, ma in ognuna c'è un pizzico di verità. Una sola cosa è certa: nella fase terminale della mia esistenza, quella che sto vivendo adesso, sono diventato misantropo. Anzi, ad osservar bene lo sono sempre stato. Per tutta la vita mi sono sentito un uomo solo, uno fuori posto, uno spostato appunto.
Consiglio quindi a tutti la lettura di questo libro, che anche se non diventerà il viatico per una conoscenza più approfondita del pensiero dell'autore, resta comunque, di per sè, un'opera gradevolissima: divertente, provocatoria, maliziosa (leggere il di[zion]ario per credere), scritta in modo impeccabile (perchè Fini, come diceva Montanelli, possiede una maestria nella scrittura che in tanti dovrebbero invidiargli) e ricca di aneddoti riguardanti tutta una serie di personaggi che hanno fatto la storia dell'Italia (e non solo) degli ultimi settant'anni, molti dei quali Massimo Fini ha conosciuto di persona.   
   

 

mercoledì 16 maggio 2018

RECENSIONE: DIVORARE IL CIELO

Titolo: Divorare il cielo
Autore: Paolo Giordano
Editore: Einaudi
Prezzo di copertina: € 22,00
Anno di pubblicazione: 2018


Sinossi
Teresa ha quattordici anni quando conosce i ragazzi. Anche quell'estate è partita col padre per passare le vacanze nella tenuta della nonna a Speziale. La madre, che non ha mai amato quelle escursioni estive nella assolata campagna pugliese, come ogni anno è rimasta nella loro casa di Torino. Le proprietà della nonna confinano con una masseria, abitata da persone che i vicini considerano "gente strana". E' da lì che provengono i ragazzi. C'è Nicola, il più grande e il più maturo, quello che in qualche modo controlla e tiene a bada gli altri; c'è Tommaso, l'albino, timido e impacciato, che sembra il più piccolo e il più bisognoso di attenzioni; e c'è Bern, "occhi nerissimi, un po' ravvicinati", sfrontato e coraggioso, che fin dal primo incontro smuove qualcosa nel cuore inesperto di Teresa. I tre vivono nella masseria insieme a Cesare, padre di Nicola e zio di Bern, sorta di santone che provvede alla loro educazione rigidamente religiosa con fermezza ma anche con generosa e affettuosa dedizione, e Floriana, la sua compagna. Teresa, un po' alla volta, estate dopo estate, entrerà sempre più a fondo nella vita singolare di quella piccola comune, partecipando ai loro riti, alle loro preghiere, ai loro sforzi per realizzare il sogno di un'esistenza completamente autogestita nel rispetto assoluto della natura e dell'ambiente. Ma così facendo verrà inevitabilmente messa a parte anche delle tante piccole idiosincrasie che quella convivenza apparentemente idilliaca porta con sè. I ragazzi infatti crescono, e cresce anche il loro desiderio di indipendenza, cresce la voglia di sperimentare, di allargare quell'orizzonte ristretto nel quale Cesare li tiene confinati, con la sua rigida morale cattolica e i suoi tanti divieti. E cresce, di conseguenza, l'istinto di ribellione. Motore di questa forza centrifuga è Bern, dominato da un amore per la vita che lo fa sorprendere come un bambino di fronte a qualsiasi novità, che lo fa correre incontro ad ogni occasione, che gli farebbe divorare il cielo, se solo potesse. E Teresa, che nel frattempo è cresciuta ed è alle soglie della maggiore età, viene attratta da questa energia magnetica con una forza sconosciuta, potente, che scoprirà essere l'amore più importante della sua vita e che la terrà legata a quel ragazzo e a quella terra ben più a lungo di quanto avesse mai potuto immaginare. Le strade di Bern, Tommaso e Nicola, fratelli al di là del patrimonio genetico, ad un certo punto si divideranno, ma resteranno sempre legate da quel passato che ha segnato la loro formazione di uomini e da una complicità che andrà al di là di qualsiasi scelta. Sarà una tragedia alla fine a dividerli, una tragedia che farà cedere in un singolo istante fatale le tante piccole crepe che la ragazza del nord aveva negli anni, inconsapevolmente, scavato tra di loro. Resterà solo l'amore tra Bern e Teresa, completo, consapevole, resistente ad ogni avversità, anche ad una fine decretata ufficialmente ma mai realmente vissuta come tale. E resterà la masseria, il teatro principale di questa storia e la sua forza motrice, simbolo di quella ricerca di una vita semplice a contatto con la natura che fin dall'inizio ha mosso i protagonisti di questa storia, ma che alla fine ha richiesto un tributo di sacrifici e di vittime che nessuno di loro avrebbe mai creduto possibile. 

Pregi
Questo è uno di quei romanzi che capita raramente di avere la fortuna di leggere. Merce rara in un'epoca in cui il numero di pubblicazioni è di gran lunga superiore a quello dei lettori. Trovare un libro come questo significa veramente scovare l'ago nel pagliaio, la perla rara, la pagliuzza dorata. Potente, intenso, generoso, pulito. Puro. Paolo Giordano ritrova l'ispirazione de La solitudine dei numeri primi, romanzo che lo aveva posto di diritto tra i più interessanti scrittori italiani, e ci aggiunge una maturità ed una consapevolezza nei propri mezzi che gli fa superare i confini del nostro Paese. Non è più "soltanto" un bravo scrittore italiano, è un grande scrittore tout court che può, anzi deve, diventare un punto di riferimento. Non vorrei sembrare esagerato, ma in certi momenti ho davvero avuto la sensazione di leggere qualcosa di importante, uno di quei libri, ormai diventati classici, che riprendo in mano quando ho voglia di riconciliarmi con il piacere della lettura, quando ho bisogno di ricordare che c'è ancora qualcuno che sa veicolare un messaggio con giri di parole che non possono essere che quelli, chiari, precisi, inevitabili, essenziali. Qualcuno, insomma, che sa ancora, per fortuna, scrivere bene. Perchè è questo che Giordano sa fare, nè più nè meno che scrivere bene, e vi assicuro che nel panorama letterario di oggi, al di là di quanto si potrebbe pensare (e che in realtà dovrebbe essere ovvio per tutti coloro che hanno l'ardire di pubblicare qualcosa...) non è affatto scontato. La sua scrittura infatti è tersa, pulita, ispirata, secca e appuntita al punto da graffiarti dentro, ti afferra le viscere e te le torce, mostra le cose, gli accadimenti, i personaggi e i complessi rapporti tra di loro agli occhi prima della mente, poi del cuore e infine della pancia, in un percorso fluido e inesorabile che non trova ostacoli nella lettura. Lo stile di Giordano rispetta in pieno la regola del "prima togliere", e togliendo aggiunge un sacco di cose: chiarezza, scorrevolezza, potenza, coinvolgimento profondo, empatia. Tanto essenziale nello stile quanto carico di emozioni e sensazioni, il romanzo risulta intenso come la vita dei protagonisti, in bilico tra ragione e istinto, crudele come la natura che non guarda in faccia niente e nessuno, puro come i sentimenti che muovono Bern incontro alla sua ansia di vivere e Teresa incontro a Bern, terso come il cielo sacro che sovrasta e avvolge la masseria. Insomma, per chi non l'avesse ancora capito, questa è Letteratura, e questo è il libro più bello che ho letto quest'anno.

Difetti
Nessuno

Consigliato a 
Chi cerca nella lettura un'esperienza piena ed appagante

Voto
5/5                 

venerdì 11 maggio 2018

NUOVE USCITE 07-05-18 / 12-05-18

Sono diverse le novità importanti arrivate in libreria nella settimana appena trascorsa, tra cui i nuovi romanzi di Paolo Giordano e Joel Dicker (saranno le mie prossime recensioni), e quelli degli spagnoli Almudena Grandes e Javier Marìas.

Divorare il cielo
Paolo Giordano
Einaudi
€ 22,00 
L'atteso nuovo romanzo di Paolo Giordano racconta l'amicizia fra la torinese Teresa e tre ragazzi che abitano in una masseria confinante con la casa di vacanza del padre a Speziale, in Puglia. Grazie a loro sperimenterà la complicità, il grande amore, le gelosie, la sventatezza, lo slancio della giovinezza, la ribellione. Un rapporto che condizionerà per sempre la sua vita.     

Le fedeltà invisibili
Delphine De Vigan
Einaudi
€ 17,00
Attorno alla figura di Théo, ragazzino segnato dalla rottura del matrimonio dei genitori, si muovono l'amico Mathis, col quale condivide le prime esperienze con gli alcolici, la di lui madre Cécile, preoccupata da questa amicizia che rischia di portare il figlio sulla cattiva strada, e Hélène, l'insegnante di scienze dei due ragazzi, che cerca di aiutare Théo ma il cui interesse viene travisato e quindi osteggiato.

La donna alla finestra
A.J. Finn
Mondadori
€ 19,50
Già best seller negli Stati Uniti, si tratta di un thriller psicologico che ruota attorno alla figura di Anna Fox la quale, costretta a restare chiusa in casa da un disturbo sociopatico, passa il tempo spiando quella che sembra la vita perfetta della famiglia che si è appena trasferita in una villetta dirimpetto alla sua, fino a quando non si trova ad assistere a qualcosa di sconvolgente... Diritti cinematografici già acquistati.

Berta Isla
Javier Marìas
Einaudi
€ 22,00
E' la storia dell'amore di Berta Isla per Tomàs, un uomo che pensa di conoscere a fondo ma che le nasconde una terribile verità. Imperfetto come sono tutti gli amori, il sentimento si trascinerà su un fragile equilibrio tra verità nascoste, lealtà e risentimento. 

Il catalogo delle donne valorose
Serena Dandini
Mondadori
€ 19,00 
I ritratti di trentaquattro donne che in un modo o nell'altro hanno lasciato un segno nella storia.

La scomparsa di Stephanie Mailer
Joel Dicker
La nave di Teseo
€ 22,00
Torna l'autore de La verità sul caso Harry Quebert con un altro giallo carico di mistero e adrenalina. La giornalista Stephanie Mailer, dopo aver annunciato che il condannato per un quadruplice omicidio avvenuto vent'anni prima in realtà è innocente, scompare misteriosamente... 

I pazienti del dottor Garcìa
Almudena Grandes
Guanda
€ 22,00
Potente affresco storico che prende le mosse dalla Spagna franchista per allargarsi all'Europa martoriata dal conflitto mondiale prima e alla guerra fredda poi, seguendo la vita di Guillermo Garcìa Medina, che da medico dei combattenti repubblicani diventa una spia impegnata a smascherare un'organizzazione clandestina volta a espatriare i criminali nazisti. 

Un mondo a tre zeri. Come eliminare definitivamente povertà, disoccupazione e inquinamento
Muhammad Yunus
Feltrinelli
€ 17,00
L'economista bengalese, premio Nobel per la pace 2006, propone la sua alternativa al capitalismo sfrenato che continua a creare disuguaglianze sociali inaccettabili. Basandosi sull'esperienza della sua Grameen Bank (descritta ne Il banchiere dei poveri), Yunus invita a rinunciare all'egoismo su cui si basa il modello capitalistico vigente e ad affidarsi a forze altrettanto potenti come l'altruismo e la pace.

La ragazza di Marsiglia
Maria Attanasio
Sellerio
€ 15,00
E' la storia di Rosaria Montmasson, unica donna a partecipare alla spedizione dei Mille e moglie per vent'anni di Francesco Crispi.

Spia contro spia
Dusko Popov
Sellerio
€ 15,00
L'avventurosa autobiografia della spia che Ian Fleming prenderà a modello per creare il suo James Bond.

Il quaderno rosso
Michel Bussi
E/O
€ 16,50
Il nuovo di Bussi è un giallo incalzante ricco di colpi di scena, ambientato a Marsiglia nel mondo dell'immigrazione clandestina.