lunedì 25 febbraio 2019

RECENSIONE: OTTANTA ROSE MEZZ'ORA



Titolo: Ottanta rose mezz'ora
Autore: Cristiano Cavina
Editore: Marcos y Marcos
Anno di pubblicazione: 2019
Prezzo di copertina: € 17,00
"Vi siete mai innamorati di Sammi? Una normalissima ragazza italiana, con i lunghi capelli neri raccolti in una coda e le fossette in fondo alla schiena. Riceveva tra un turno di lavoro e l'altro. Insegnava danza. Una ragazza coraggiosa. E amava soltanto me. Per tutti gli altri, costava ottanta rose mezz'ora".

Sinossi
Lui è uno scrittore in crisi d'ispirazione che riesce bene o male a sopravvivere grazie ai seminari cui è chiamato a partecipare in giro per l'Italia. Lei, Chantal (un nome che "gridava vendetta" e che per questo è stato da lui subito sostituito con "Sammi") è un'insegnante di danza classica con una relazione in via di esaurimento e la preoccupazione costante di non riuscire a tener testa ai debiti contratti con le banche per mettere in piedi la sua scuola. Si incontrano per caso quando uno dei seminari viene organizzato nello stesso stabile in cui lavora lei, e lui (il cui nome viene accennato solo una volta di sfuggita: Diego) viene accecato dal classico colpo di fulmine. 
"Esercitava sul mio corpo un'attrazione gravitazionale potentissima. Mi sarebbe bastato muovermi appena per precipitarle addosso, come un meteorite afferrato dall'orbita terrestre e trascinato giù. Mi sarei incendiato allo stesso modo".
La passione è fin da subito il tratto distintivo della relazione che nasce tra i due, una passione tanto travolgente quanto anticonvenzionale, alimentata da quello che lui chiama il suo "peccato", e che in realtà è la perversione di poterla guardare mentre giace con altri uomini.
"Vederla tra le mani di uomini tanto spregevoli rendeva accecante il suo splendore. Tanta oscenità la trasfigurava in qualcosa di sublime. Alla luce fioca della lampadina, venivano con facce di miracolati, come se sulla parete sopra gli scaffali fosse apparsa la Madonna. Davvero, non era un letto. Era un altare. Ma non avevano nessuna possibilità di raggiungerla. Nessuno di loro".
Neanche Sammi è insensibile a questa fantasia, e quando i suoi debiti si fanno insostenibili decide di prostituirsi nel loro appartamentino, mentre lui la guarda, la fotografa e la riprende di nascosto dai clienti. Prezzo: ottanta euro ("rose", nel gergo usato nei siti di appuntamento) ogni mezz'ora.
"Era bello perché c'eri tu. Sapevo che eri lì. Mi piace che godi guardandomi. Non so come sia possibile, ma il tuo desiderio si sente. Cala addosso come una coperta. Morbida, però".
Ma quanto può essere solida una relazione nata con questi presupposti? I due protagonisti lo scopriranno quando il passato di Sammi tornerà all'improvviso a scompigliare le pagine della sua vita.
    
Pregi
Ho trovato questo romanzo coinvolgente e triste allo stesso tempo, intenso e commovente nella manifestazione di un sentimento totalizzante come quello tra Diego (ammesso che sia davvero questo il nome del protagonista) e Sammi, e lacerante per la deriva cui è inevitabilmente destinato ad andare incontro, non tanto per le circostanze particolari in cui si manifesta, quanto piuttosto per il senso di decadenza che fin dall'inizio lascia presagire un finale poco felice. La storia d'amore tra la voce narrante e Sammi è sicuramente non convenzionale, ma non per questo risulta meno coinvolgente. L'amore di lui, per quanto "malato" (se così possiamo considerarlo), trasuda da ogni pagina, e non viene sminuito dalla condivisione del corpo della sua donna con altri uomini. Anzi, sembra quasi che fare l'amore con lei non fosse sufficiente per poterne godere appieno, come se per riuscire a possederla completamente avesse bisogno di essere lì presente e nello stesso tempo un po' in disparte, a completare con uno sguardo d'insieme l'atto che lui stesso stava compiendo. 
"A volte sentivo il bisogno di amare facendomi da parte. Non troppo lontano, ma alla giusta distanza, quella che consente di cogliere in pieno la bellezza". 
La soluzione escogitata dai due amanti per risolvere i problemi finanziari di Sammi può sembrare una strada facile e poco virtuosa, ma nella logica del loro rapporto (di come è nato, con l'amplesso contro la serranda del negozio, e di come è poi proseguito) e dei loro caratteri ("Dio ci ha disegnato con la matita e si è dimenticato di ripassarci con l'inchiostro. La nostra santità è rimasta incompleta") è forse l'unica che potevano percorrere, la sola in grado di dare un senso e una continuità ad un'attrazione irresistibile dei sensi che avrebbe voluto diventare unione stabile delle anime. Ma su certi presupposti è difficile costruire qualcosa di duraturo, soprattutto se ci si mette di mezzo anche il passato della donna, rappresentato da quell'ex fidanzato manesco e mammone che non ci mette niente (e noi lettori smaliziati ce lo stavamo aspettando) a riportarla sulla carreggiata di una "normalità" che forse non rappresenta appieno (o affatto) il carattere di Sammi, ma che è sufficiente per farla recedere dal suo progetto di vita con Diego. 
Sammi e Diego, due persone come ce ne sono tante, "normali" all'apparenza ma cariche di tensioni, pulsioni e desideri ardenti (non solo carnali), che per qualche tempo hanno lasciato libertà di manovra ai propri istinti prima ancora che ai propri sentimenti, fidandosi dei messaggi dei propri corpi, assecondando le fantasie che essi gli suggerivano, lasciandosi letteralmente cadere uno nelle braccia dell'altra, assaporando, anche se per poco, la totale dedizione e la completa assuefazione, e gustando giorno per giorno, ora per ora, l'autocombustione del proprio amore.
"Credo che sia la meraviglia, a tenerci attaccati a certi esseri umani, più di qualsiasi altro sentimento. Più della protezione, più della dolcezza, infinitamente più della bellezza. Piccoli sospiri di meraviglia, casuali e improvvise escursioni fuori dalle rotte prestabilite". 

Difetti
Il romanzo mi sembra ben equilibrato e privo di forzature, essenziale e preciso al punto giusto. Direi che non ho nessun difetto di rilievo da segnalare.

Consigliato a
Chi vuole perdersi in una storia d'amore maledetta.
Chi pensa che l'amore coinvolga il corpo tanto quanto il cuore.

Voto
4/5 

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