venerdì 27 marzo 2020

RECENSIONE: LA CONFRATERNITA DEGLI STORICI CURIOSI


Titolo: La confraternita degli storici curiosi
Autore: Jodi Taylor
Editore: Corbaccio
Anno di pubblicazione: 2020
Prezzo di copertina: € 18,60

Sinossi
  La giovane storica Madeleine Maxwell, per tutti Max, viene invitata a lavorare presso l'Istituto di Ricerche storiche Saint Mary, all'apparenza una semplice succursale della più nota Thirsk, in realtà un'organizzazione in cui, come dicono gli studiosi che la frequentano, "gli accadimenti storici vengono studiati nell'epoca in cui sono avvenuti". In pratica, gli eccentrici personaggi del Saint Mary viaggiano nel tempo per cercare di risolvere gli enigmi della storia per conto di finanziatori segreti. Max, ragazza intraprendente ed istintiva, accetta con entusiasmo l'incarico, senza sapere che questa scelta la catapulterà in una serie di avventure tragicomiche che metteranno più volte a repentaglio la sua vita e quella dei suoi compagni. Dai dinosauri alla biblioteca di Alessandria, dalla Prima guerra mondiale alla Londra dell'XI secolo, Max avrà tempo e modo di toccare con mano la materia dei suoi amati studi, di farsi, finalmente, dei buoni amici, di trovare l'amore, di sfogare il suo carattere combattivo e di salvare il Saint Mary dai malvagi manipolatori del tempo, un gruppo di ex storici intenzionati a trasformarlo in un'organizzazione a scopo di lucro.      

Commento
  Mi sono divertito parecchio a leggere questo romanzo, per lo humor, il senso di avventura, la trama ben congegnata e i colpi di scena, i personaggi simpatici e ben caratterizzati, le ambientazioni varie e sorprendenti, i dialoghi vivaci. Sulla quarta di copertina c'è il commento del Publishers Weekly: "Questo libro vi farà piangere dal ridere", ed in effetti la comicità, o comunque un senso di leggerezza ottenuto sapientemente attraverso un uso accorto e ben calibrato dello humor, sembra costituire la caratteristica peculiare, il tono profondo di tutto il romanzo. Ma non c'è solo questo. Questo libro infatti è anche pieno di disgrazie, di morti ammazzati, di tragedie e disastri che non ti aspetti, soprattutto in un romanzo dall'aria così innocua. Si legge tutto velocemente, la storia scorre che è una meraviglia, le battute si susseguono e l'ilarità è sempre dietro l'angolo, ma poi arriva, improvvisa, la mazzata, e tu non capisci più con cosa hai a che fare, se devi ridere o piangere, commuoverti o buttarla sulla farsa. 
  Non è facile catalogarlo. Certo è che non ci si annoia, anche perché non è così superficiale come l'editore stesso vorrebbe farlo passare. I personaggi, secondo me, possiedono uno spessore che va al di là del puro romanzo d'intrattenimento (anche se tratteggiati con poche parole, ma questa capacità di sintesi è semmai un altro punto a favore), e anche se non siamo al cospetto di un capolavoro della letteratura contemporanea, è comunque in grado di mettere in moto emozioni e pensieri non del tutto banali. 
  Il tema principale è quello dei viaggi nel tempo, argomento che non manca mai di affascinare e che qui è inserito in un contesto originale che evita completamente l'aspetto scientifico. E' usato infatti solo come volano di avventure insidiosissime dalle quali fino alla fine non sappiamo se i nostri protagonisti usciranno incolumi. Tanto è dato per scontato, ma non per questo la lettura perde incisività e coinvolgimento. Come i membri del Saint Mary, anche noi veniamo sballottati con poca agiatezza lungo il corso della Storia, e con loro affrontiamo a muso duro i temibili manipolatori del tempo, l'indispensabile Nemico. E indispensabile è anche la storia d'amore, raccontata, anche questa, con toni che spaziano dal comico al drammatico, e che non mi sembra risultino mai eccessivi.
  Una lettura che mi sento di consigliare, quindi. Un romanzo leggero ma non troppo, comico ma non sbracato, avventuroso ma non piatto, abilmente bilanciato tra commedia, avventura e fantascienza. Un romanzo che si legge velocemente, ma che non è detto venga dimenticato in fretta.    
  
Consigliato a 
  Chi cerca una lettura scacciapensieri ma non banale.

Voto
  4/5            

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