giovedì 10 gennaio 2019

RECENSIONE: L'ANNO DELL'ORACOLO


Titolo: L'anno dell'oracolo
Autore: Charles Soule
Editore: Nord
Anno di pubblicazione: 2019
Prezzo di copertina: € 18,60

"Da dove vengono le profezie?"
"Non lo so. E non lo sa neppure Will. Mi ha raccontato che un giorno, verso le cinque di mattina, si è svegliato di soprassalto da un sogno. Sai com'è... nessun passaggio tra sonno e veglia. Sei sveglio, ma ti sembra di stare ancora dormendo. Nel sogno, una voce gli ha elencato una serie di eventi, ciascuno accompagnato da una data. Centootto eventi, per la precisione, che si sarebbero verificati più o meno nel corso dei tre anni successivi". 

Sinossi
Will Dando si sveglia un mattino col ricordo di un sogno in cui gli sono stati elencati centootto eventi e centootto date ad essi collegate, eventi che si sarebbero verificati nel corso dei tre anni successivi. Quando le prime profezie si avverano, Will capisce che non si è trattato di uno scherzo del suo inconscio, ma di una faccenda molto seria con conseguenze inimmaginabili. Insieme al suo amico Hamza decide di aprire in forma rigorosamente anonima un sito dedicato alle profezie e di sfruttarlo per venderle a suon di milioni di dollari alle multinazionali che intendono sfruttarle per espandere i propri affari. Il Sito e il suo contenuto attireranno però su di loro anche l'attenzione di tutto il mondo, in particolare quella delle autorità religiose (che vedranno in Will, per tutti "l'Oracolo", una sorta di anticristo) e del Governo degli Stati Uniti, desideroso di impadronirsi di quella che potrebbe diventare, nelle mani giuste, un'arma straordinaria. I due amici, affiancati da Miko, la moglie di Hamza, dovranno ben presto destreggiarsi tra politici senza scrupoli, killer professionisti e hacker implacabili, mentre la minaccia più grande si profila pian piano all'orizzonte. Le centootto profezie sono infatti collegate tra di loro, e se i nostri non riusciranno a spezzarne la catena il mondo intero sarà in grave pericolo.  
     
Pregi
Thriller onesto che offre né più né meno di quello che ci si aspetterebbe da un romanzo di questo genere: una trama avvincente e ben congegnata che scorre via veloce e regala ore di puro intrattenimento. Pochi fronzoli, scarso approfondimento dei personaggi, descrizioni ridotte all'osso e dialoghi strettamente funzionali all'azione. E' uno di quei libri che io definisco tutto-trama, in cui quello che conta è, appunto, l'evolversi dei fatti, la velocità e, quando va bene, l'imprevedibilità degli sviluppi, la spinta a girare pagina, a vedere cosa succederà dopo. Se si trattasse di un emulo di Guerra e pace ci sarebbe molto da ridire, ma se abbiamo bisogno di una lettura leggera, senza pretese, per evadere per qualche giorno dalle preoccupazioni e dagli impegni quotidiani, questo romanzo di un fumettista americano all'esordio nella narrativa va benissimo. L'idea di fondo, poi, è abbastanza originale da costituire un incentivo in più ad una lettura che definirei, in conclusione, davvero piacevole.

Difetti
Avrei qualcosa da dire sul finale, ma non lo faccio per non rovinarvi il piacere della scoperta. Per questo, però, mi vedo costretto ad abbassare di un voto il mio personalissimo giudizio.

Consigliato a
Chi cerca una lettura di evasione che sia avvincente e ricca di colpi di scena.
Chi non va tanto per il sottile e vuole sempre che accada qualcosa.
Chi vuole divertirsi senza impegnare troppo il cervello.

Voto
3/5    

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