mercoledì 16 gennaio 2019

RECENSIONE: LA VITA INIZIA QUANDO TROVI IL LIBRO GIUSTO


Titolo: La vita inizia quando trovi il libro giusto
Autore: Ali Berg e Michelle Kalus
Editore: Garzanti
Anno di pubblicazione: 2019
Prezzo di copertina: € 17,90

"Vedi, si può capire molto da quello che legge una persona"

Sinossi
Frankie è una ragazza che va per la trentina, ha alle spalle un paio di libri pubblicati e una storia importante con un ragazzo che ogni tanto le capita di ricordare, lavora presso la libreria della sua amica del cuore Cat e nutre una passione profonda per Jane Austen. La sua vita, adesso, sembra in un momento di stallo. Le recensioni del suo secondo libro sono state pessime, togliendole qualsiasi entusiasmo per la scrittura, e di ragazzi interessanti, in grado di farle scoccare la scintilla, neanche l'ombra. Frankie si consola con la lettura dei suoi romanzi preferiti e di Orgoglio e pregiudizio in particolare (in corso di lettura per l'undicesima volta), che sembrano sempre avere la risposta giusta per ogni occasione. Così come la sua amica Cat, che conosce da una vita e che è sempre pronta a spronarla coi suoi consigli e il suo ottimismo. Sarà proprio lei a suggerirle l'idea di sfruttare l'amore per la letteratura per cercare l'uomo giusto, un uomo che per forza di cose dovrebbe avere i suoi stessi gusti in fatto di romanzi, perché "si può capire molto da quello che legge una persona". Frankie non se lo fa ripetere due volte, e inizia a disseminare copie dei suoi romanzi preferiti sui mezzi pubblici, scrivendo al loro interno il proprio indirizzo mail (è, tolta la mail, la stessa iniziativa creata dalle due autrici, che a Melbourne, città dov'è ambientato il libro, hanno creato Books on the Rail). Ma sarà quando incontrerà Sunny, un bellissimo ragazzo appassionato di letteratura young adult (orrore!), che Frankie si renderà conto che non sempre i gusti letterari di una persona bastano ad identificarla, e che a volte leggere autori che non si conoscono può aprire scenari inaspettati...
    
Pregi
Cosa dire di questo libro? L'ho preso in mano perché avevo voglia di qualcosa di tranquillo e rilassante, di un romanzo che non mi impegnasse troppo ma che nello stesso tempo mi desse qualcosa, magari la possibilità di sognare (non è forse questo lo scopo principale della cosiddetta narrativa d'evasione?), o semplicemente un pizzico di sano romanticismo. La narrativa rosa, o comunque leggera, o, appunto, d'evasione (insomma, avete capito) non è esattamente il mio genere preferito (anche se in fatto di libri non sono mai stato schizzinoso), e quando sento il bisogno di rilassarmi scelgo piuttosto un thriller, o un romanzo d'avventura, o magari qualche buon fantasy (anche lì ci si può trovare il romanticismo, eh). Il titolo di questo libro, però, mi ha colpito a sufficienza per farmelo prendere in mano (ho questa debolezza per i libri che parlano di libri, che ci posso fare?), poi per leggermi la quarta di copertina, e infine per portarmelo a casa. Sarà per il suddetto bisogno di relax, sarà per l'abbinamento libri-commedia rosa che fa tanto Notting Hill (il mio film aggiustaumore), sarà per la passione per i libri che trapela da ogni decisione importante di Frankie, fatto sta che alla fine ho ottenuto proprio quello che desideravo. Ho trascorso cinque giorni in compagnia di queste fanciulle e delle loro avventure libresco-sentimentali, dei piani strampalati (ma fino ad un certo punto) di Frankie di conquistarsi il suo Edward Cullen, dell'amicizia scanzonata eppure solida come roccia che la lega a Cat, del fantasma di Jane Austen che agisce come un vero e proprio personaggio della storia, di libri su libri che vengono citati e che io, da buon collega delle autrici, ho conosciuto, letto, venduto e consigliato (anche qualche young adult, lo ammetto). Il tutto ridendo, riflettendo e commuovendomi quando era richiesto. Insomma, ho partecipato emotivamente alle vicende narrate e questo, non mi stancherò mai di dirlo, è uno dei criteri più importanti per giudicare se un romanzo ci è piaciuto o meno, ancor più se si tratta di un romanzo che ha la sua ragion d'essere proprio nei sentimenti. Quindi sì, mi è piaciuto, l'ho letto volentieri e ne serbo un buon ricordo. Magari non sarà Orgoglio e pregiudizio (non ha neanche la pretesa di esserlo, in verità), ma è comunque un romanzo che regala emozioni placide che riscaldano il cuore e cullano il cervello, assolvendo quindi pienamente il proprio compito. E questo è un risultato tutt'altro che scontato, di qualunque genere di narrativa vogliamo parlare.

Difetti
Forse qualche stonatura ogni tanto, ma niente che possa compromettere la buona sensazione finale.

Consigliato a 
Chi cerca la commedia sentimentale leggera e brillante.
Chi ha bisogno di staccare la spina per un po'.
Quelli che "dimmi che libro leggi e ti dirò chi sei".
Chi ama Notting Hill, naturalmente.

Voto
4/5 
            

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