Titolo: Passione oltre il tempo - Outlander 7
Autore: Diana Gabaldon
Editore: Tea
Anno di pubblicazione: 2009
Prezzo di copertina: € 11,00
Commento:
E' il libro in cui Brianna attraversa le pietre e Roger la segue, andando incontro ad una serie di disavventure che gli causeranno diversi lividi ed un figlio dalla paternità incerta.
Capitolo importante, questo settimo della saga. Finalmente la famiglia Randall/Fraser/MacKenzie si riunisce, anche se ad un prezzo molto alto. Succedono tante cose che indirizzano la storia, nessuna delle quali prevedibili. Come al solito la Gabaldon riesce a catturare il lettore, con alcune scene memorabili come il tanto atteso incontro tra Jamie e Brianna, o quello tra lo stesso Jamie e Roger, snodi imprevedibili come il ruolo di Stephen Bonnet, le cui vicende si intrecciano con quelle di entrambi i giovani, o il destino non sappiamo ancora quanto infausto di Ian, e tutta una serie di avventure che porteranno i nostri protagonisti a confrontarsi, oltre che con il proprio coraggio, anche e soprattutto con sentimenti mutevoli e prepotenti come l'amore, l'onore, la fedeltà e la fiducia.
Dopo sette libri letti non mi sono ancora stancato di Outlander. Nessun libro è stato finora banale, o noioso. Succede sempre qualcosa che non ti aspetti, la narrazione scorre fluida sotto l'attento controllo dell'autrice, che alterna sapientemente l'incalzante racconto dei fatti a momenti riflessivi mai scontati e a slanci passionali che coinvolgono ed emozionano.
Mi colpisce soprattutto l'attenzione riservata ai caratteri dei personaggi, anche quelli minori, che pur evolvendo nel corso dei libri (altro elemento positivo non da poco) agiscono sempre in base alle loro proprie caratteristiche, con assoluta coerenza nei riguardi della loro personalità e della loro natura, senza per questo nulla togliere alla loro umana imprevedibilità. Claire è una donna forte, passionale, ironica e intraprendente; Jamie un uomo coraggioso, leale, testardo e con un forte senso dell'onore; Brianna ha preso dal padre la testardaggine e il coraggio e dalla madre la forza d'animo e la determinazione, mettendoci di suo una certa impulsività tipica della giovinezza e la spavalderia che le permette di non venire sopraffatta dagli eventi; Roger, che avevamo conosciuto come studioso serio e curioso, con la testa sulle spalle, subisce adesso le conseguenze del salto nel passato, mettendo in mostra una certa insicurezza e anche un po' di ingenuità (soprattutto nel rapporto con Brianna), ma anche lui come gli altri non ha paura di affrontare le situazioni più insidiose, confidando spesso nella ragione del cuore più che in quella del cervello. E poi il giovane Ian, vivace e un po' scapestrato, Lord John Grey e la sua nobiltà d'animo, l'inflessibile e affettuosa Jocasta, il fedele Fergus e sua moglie Marsali, sempre pronta a dare una mano, Lizzie, che per amore di Brianna rischia di causare una terribile tragedia, e tutta una lunga serie di altri personaggi minori, tutti ben caratterizzati (al bravo scrittore può bastare una battuta per tratteggiare il carattere di un personaggio, e in questo senso Diana Gabaldon è sicuramente una brava scrittrice), che contribuiscono a rendere il mondo di Outlander così verisimile e, quindi, coinvolgente.
Spenderei infine due parole per l'ambientazione, che nei primi romanzi della serie era quella della Scozia, mentre adesso, dopo essere passati per la Francia, l'oceano Atlantico e le cosiddette "Indie" (Cuba e i Caraibi in genere), è quella altrettanto selvaggia dell'America del nord, con le sue foreste incontaminate, i fiumi impetuosi e le impervie montagne, le cittadine portuali, gli orsi e gli indiani. L'ambientazione ha sempre avuto un certo peso nella saga, ma da quando Jamie e Claire hanno deciso di trasferirsi a vivere tra le montagne e di costruirvi il loro Fraser's Ridge essa è assurta al ruolo di vero protagonista, condizionando persone ed eventi. La Gabaldon è bravissima anche in questo, a descrivere i paesaggi, a imprimere forza e vita alla natura, a immergere il lettore nell'ambiente grazie a rapidi e precisi tocchi che mettono in moto tutti i sensi interiori, a partire dalla vista per finire con l'olfatto. Teatro di svariate avventure, spesso sanguinose, il paesaggio diventa spesso in Outlander il contraltare perfetto del romanticismo insito nella storia d'amore tra Jamie e Claire prima, e ora anche in quella tra Roger e Brianna. Lo capisce molto bene lo stesso Roger, poche sere prima di riappacificarsi definitivamente con la sua donna, osservando il crepuscolo dalla finestra:
Questi sono, in ordine, i romanzi della saga, così come sono stati pubblicati in Italia:
Mi colpisce soprattutto l'attenzione riservata ai caratteri dei personaggi, anche quelli minori, che pur evolvendo nel corso dei libri (altro elemento positivo non da poco) agiscono sempre in base alle loro proprie caratteristiche, con assoluta coerenza nei riguardi della loro personalità e della loro natura, senza per questo nulla togliere alla loro umana imprevedibilità. Claire è una donna forte, passionale, ironica e intraprendente; Jamie un uomo coraggioso, leale, testardo e con un forte senso dell'onore; Brianna ha preso dal padre la testardaggine e il coraggio e dalla madre la forza d'animo e la determinazione, mettendoci di suo una certa impulsività tipica della giovinezza e la spavalderia che le permette di non venire sopraffatta dagli eventi; Roger, che avevamo conosciuto come studioso serio e curioso, con la testa sulle spalle, subisce adesso le conseguenze del salto nel passato, mettendo in mostra una certa insicurezza e anche un po' di ingenuità (soprattutto nel rapporto con Brianna), ma anche lui come gli altri non ha paura di affrontare le situazioni più insidiose, confidando spesso nella ragione del cuore più che in quella del cervello. E poi il giovane Ian, vivace e un po' scapestrato, Lord John Grey e la sua nobiltà d'animo, l'inflessibile e affettuosa Jocasta, il fedele Fergus e sua moglie Marsali, sempre pronta a dare una mano, Lizzie, che per amore di Brianna rischia di causare una terribile tragedia, e tutta una lunga serie di altri personaggi minori, tutti ben caratterizzati (al bravo scrittore può bastare una battuta per tratteggiare il carattere di un personaggio, e in questo senso Diana Gabaldon è sicuramente una brava scrittrice), che contribuiscono a rendere il mondo di Outlander così verisimile e, quindi, coinvolgente.
Spenderei infine due parole per l'ambientazione, che nei primi romanzi della serie era quella della Scozia, mentre adesso, dopo essere passati per la Francia, l'oceano Atlantico e le cosiddette "Indie" (Cuba e i Caraibi in genere), è quella altrettanto selvaggia dell'America del nord, con le sue foreste incontaminate, i fiumi impetuosi e le impervie montagne, le cittadine portuali, gli orsi e gli indiani. L'ambientazione ha sempre avuto un certo peso nella saga, ma da quando Jamie e Claire hanno deciso di trasferirsi a vivere tra le montagne e di costruirvi il loro Fraser's Ridge essa è assurta al ruolo di vero protagonista, condizionando persone ed eventi. La Gabaldon è bravissima anche in questo, a descrivere i paesaggi, a imprimere forza e vita alla natura, a immergere il lettore nell'ambiente grazie a rapidi e precisi tocchi che mettono in moto tutti i sensi interiori, a partire dalla vista per finire con l'olfatto. Teatro di svariate avventure, spesso sanguinose, il paesaggio diventa spesso in Outlander il contraltare perfetto del romanticismo insito nella storia d'amore tra Jamie e Claire prima, e ora anche in quella tra Roger e Brianna. Lo capisce molto bene lo stesso Roger, poche sere prima di riappacificarsi definitivamente con la sua donna, osservando il crepuscolo dalla finestra:
"Fraser sapeva il fatto suo, quando aveva scelto l'ubicazione di quella casa. Dominava l'intero pendio montuoso, e un panorama che si estendeva fino al lontano fiume e ancora più in là, con le valli piene di nebbiolina in lontananza e i picchi scuri che toccavano un cielo trapunto di stelle. Era uno dei luoghi più solitari, magnifici e romantici fino allo strazio che lui avesse mai visto".Agli appassionati del genere, oltre a consigliare caldamente la saga cartacea, segnalo anche la serie tv, arrivata ormai alla quinta stagione, molto fedele ai libri e assolutamente godibile, anche sotto l'aspetto prettamente visivo.
Questi sono, in ordine, i romanzi della saga, così come sono stati pubblicati in Italia:
- La straniera
- L'amuleto d'ambra
- Il ritorno
- Il cerchio di pietre
- La collina delle fate
- Tamburi d'autunno
- Passione oltre il tempo
- La croce di fuoco
- Vessilli di guerra
- Nevi infuocate
- Cannoni per la libertà
- Destini incrociati
- Il prezzo della vittoria
- Legami di sangue
- Prigioniero di nessuno
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