Sono laureato in letteratura italiana moderna e contemporanea con una tesi sulla narrativa di anticipazione. Lavoro in una libreria indipendente di una piccola città, impegnato ogni giorno a setacciare il mare di novità in arrivo alla ricerca della pagliuzza dorata da consigliare ai clienti che si affidano a me per le loro letture. Compito arduo, ma, come dice il Poeta, il naufragar m'è dolce in questo mare.
Mi piace: l'odore della nebbia, la neve, le partite di calcio, tenermi in forma (come disse quel tale di Roma: mens sana in corpore sano), camminare in montagna, la musica che mi fa muovere dentro, avere una stanza tutta per me, i fossi di campagna, i viottoli di campagna (ma sì, in fondo mi piace tutta, la campagna), gli angolini nascosti dei giardini, una poltrona comoda per leggere, guardare film a casa, i misteri della storia, essere in anticipo, la sigaretta dopo il caffè (anche se quel tale di Roma di cui sopra non sarebbe d'accordo), la pizza, la birra, la spiaggia al tramonto, il temporale, la pioggia che batte sui vetri (anche se poi mi tocca lavarli), la bontà, i giochi da tavolo, il medioevo, le patate fritte, correre, Outlander, Vikings, Il trono di spade, Notting Hill, restare chiuso in casa la domenica, andare ai concerti, scrivere, le penne all'arrabbiata, la carbonara, la luce soffusa, i libri che sembrano scritti per me, Sean Connery, Alba Rohrwacher, il barbecue, i castelli, il letto, le stanze piccole e accoglienti, i parchi enormi, compilare liste.
Non mi piace: chi mangia con la bocca aperta, chi mi tocca quando mi parla, le parole inglesi quando possono essere sostituite da quelle italiane, gli incivili, la furbizia, i politici falsi e opportunisti, il pomeriggio, la domenica al centro commerciale, il caldo afoso, il dentista, la birra calda, vivere per lavorare, il sushi, mettermi il casco in bici.
Mi piacerebbe: aver conosciuto Umberto Eco, visitare le highlands scozzesi, vivere in un castello con un parco enorme, che le giornate fossero più lunghe per avere più tempo per leggere, vivere cento giorni da leone, riuscire ad essere me stesso.
Filippo
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